Un giorno ancora, poi le crisi potrebbero essere definite

Il calcio è un gioco per adulti, bellissimo e terribile allo stesso tempo, può rimanere sul campo o, purtroppo, salire le scale dei piani alti, e quando questo accade solitamente non porta mai belle notizie. Dall'inizio di giugno, da quando cioè si è iniziato a parlare di iscrizioni e fideiussione, tante, troppe piazze di tutte le serie hanno iniziato a vedersi addensare nuvoloni via via più scuri, tanto che al momento, oltre alle questioni più note di Bari e Cesena in Serie B, in Serie C ci sono almeno sei o sette squadre che rischiano seriamente di scomparire. 

Fra problemi nel reperire il capitale necessario per mantenere una società calcistica, che paradossalmente costa più nella terza serie piuttosto che in cadetteria, fra debiti pregressi che non sono stati risanati, fra proprietà che hanno speso molto per rendere competitive le loro squadre senza poi riuscirci, ecco che si fa subito a trovare piazze che tremano e sperano in qualche miracolosa intercessione. Un'agonia, quella di squadre e soprattutto di tifoserie, che si trascina da più di qualche settimana, ma che domani dovrebbe trovare la fine, positiva o negativa che sia, che si parli di iscrizione e salvataggio o, ahinoi, di fallimento e di scomparsa. Domani, giovedì 12 luglio, la Covisoc deve darre il suo responso ufficiale sulle domande d'iscrizione presentate dalle società, un fatto che interessa molto a chi ha fatto domanda in ritardo, a chi l'ha presentata senza alcuni documenti fondamentali, a chi, con quel responso, potrebbe veder cambiare il proprio futuro. Per qualche squadra sarà un giorno di sollievo, per altre saranno lacrime, per altre ancora potrebbe essere solo un rimandare perchè un responso così burocratico sulla mera iscrizione non cancella eventuali altri problemi, che poi potrebbero emergere nel corso dei prossimi mesi. 

Ancora poche ore fra speranza e disperazione, poi si vedrà.