Ci sono dei momenti in cui, certi episodi ti portano ad affermare, quasi con orgoglio “io quel giorno c’ero”. Uno di quei giorni un po’ speciali per quanto mi riguarda risale al 22 novembre del 1992, una data che per molti non evoca alcun che ma nel mondo del calcio italiano qualcosa d’importante invece ricorda. Il primo gol tra i professionisti di Alessandro Del Piero che, bontà sua, pescò dal mazzo proprio la Ternana per presentarsi con l’abito buono al grande pubblico. Si giocava Padova-Ternana, stadio Appiani che due anni dopo venne rilevato dal tristissimo stadio Euganeo. Il primo era in città, l’altro in un’anonima periferia, patria della nebbia.
Tra l’altro si stava giocando una delle stagioni più tristi nella storia della Ternana, quella che portò alla retrocessione in serie C e al fallimento della società che Rinaldo Gelfusa aveva riportato in serie B soltanto un anno prima. Era la stagione dei grandi giocatori acquistati e poi ritornati alla base, quella dei Maiellaro, Taglialatela, Tovalieri e via dicendo. Quella di una fidejussione di 6 miliardi a copertura di una sontuosa campagna acquisti mai versata.
Il destino della Ternana, già a novembre era segnato, Franco Liguori aveva preso il posto di Roberto Clagluna in panchina, c’erano giocatori che poi hanno fatto carriera come Atzori e Farris, quest’ultimo da anni secondo di Simone Inzaghi.
Ma con il Padova di Sandreani che aveva gente come Galderisi, Di Livio, Simonetta, Nunziata (attuale commissario della nazionale Under 21) non c’era storia. Tre gol prima dell’ingresso in campo di Del Piero al 73’ per rilevare Simonetta. Pochi minuti e un assist di Galderisi liberò lo spazio per il diagonale destro di quello che sarà uno dei più grandi calciatori italiani. 4-0 che prima della fine si tramutò in un più pesante 5-0. Il ritorno pesante nella nebbia che ammantava l’autostrada ma che rendeva ancora più buio il futuro della Ternana.
In una domenica da cancellare un solo ricordo: l’esordio di Del Piero, la sensazione immediata di aver vissuto da spettatore una giornata che poi entrerà nella storia. Perché quel ragazzino della provincia trevigiana aveva confermato in campo quelle doti straordinarie di cui era accreditato sin da quando giocava nelle squadre giovanili. Il primo squillo tra i grandi aveva reso quasi famosa anche la Ternana che poi, a fine stagione, famosa lo diventò per motivi molto meno piacevoli.
Oggi il mondo del calcio e non solo festeggia Alessandro Del Piero per i suoi primi 50 anni. Un traguardo importante nel quale c'è un pizzico di rossoverde.
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