A fine marzo Lucarelli raggiunge virtualmente l’obiettivo. Lo aveva fatto anche la passata stagione, con la vittoria esaltante sul Bari. Lo fa quest’anno, con una vittoria (certamente non altrettanto esaltante) contro l’Alessandria. Era l’obiettivo minimo ed averlo raggiunto (sempre virtualmente, per carità, anche virtualmente ora significa sostanzialmente) a metà marzo è sicuramente un’ottima notizia.
Certo se le aspettative erano altre ora non si può essere pienamente soddisfatti, ma il campionato non è finito. E visto che nelle prossime partite, dopo la pausa, la Ternana dovrà sfidare molte squadre di alta classifica, magari può togliersi qualche sfizio e cercare di strizzare l’occhiolino in alto. Senza troppi voli pindarici. Giusto magari per togliersi lo sfizio di capire cosa (e quanto soprattutto) sarebbe mancato per recitare un altro ruolo (eventualmente) in questo campionato.
I punti dall’Alessandria oggi sono 16 e – sinceramente, per quanto visto oggi – è una distanza praticamente incolmabile. Questo piccolo tour de force contro squadre che stavano lottando per non retrocedere è sicuramente positivo. Soprattutto per le gare in casa: Pordenone, Cosenza e Alessandria nove punti. Resta il rammarico più che per il punto conquistato a Como, per la sconfitta di Vicenza dove magari con un altro approccio avremmo visto un’altra classifica.
Ora la Ternana le motivazioni dovrà trovarle nei sogni, quelli che ha sperato di coltivare fin dall’inizio di questo campionato. Sarebbe bastato poco per poter davvero sognare, questo dice oggi il campionato rossoverde. E questi punti che mancano per poter essere più ottimisti possono stare dappertutto, potrebbero essere il vero motivo di analisi sulla stagione che a fine anno faranno presidente, allenatore e direttore. Arbitri, infortuni, sfortuna, mercato. Applicazione, approccio, inesperienza. Scegliete voi dove puntare (oggi) il dito. Magari è semplicemente (e più banalmente) un mix. Magari conta anche la (mancata) presenza di tifosi allo stadio.
Quello che conta è che oggi comunque la Ternana è salva. E che il prossimo anno giocherà ancora in B. Era l’obiettivo minimo, ma pur sempre un’obiettivo. Per avere la certezza di poter inseguire eventuali sogni anche il prossimo anno.
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