A volte succede…
A volte succede che avvengano i “miracoli”.
“Sportivi”, ma pur sempre miracoli; e questo senza star a incomodare o, peggio, ad offendere l’ altrui rispettabilissimo sentimento religioso.
Perché, se i ragazzi della Ternana venerdì sera porteranno a compimento la loro ardua missione, di autentico miracolo sportivo si tratterà!
Come pensarla diversamente?
Parliamo di una squadra costruita male e cresciuta peggio, con un’ età media quasi da formazione “giovanile”, partita per il ritiro estivo con non più di 8/9 titolari e una cucciolata di “Primavera”, falcidiata strada facendo da una serie indicibile di infortuni e squalifiche, “rinforzata” (si fa per dire…) a gennaio con l’ ingaggio di due ragazzotti slavi sconosciuti ed immaturi e, soprattutto, mal sostenuta ed assecondata da una società praticamente assente per buona parte della stagione.
Se a queste scarne note aggiungiamo la paura (o il sospetto) che ad un certo punto lo spogliatoio si sia pure spaccato (dichiarazioni molto suggestive di capitan Fazio subito dopo la disastrosa partita contro la Pro Vercelli), salvo ritrovare un’ unità granitica, quasi commovente, nella partita più delicata e difficile della stagione, quella di sabato scorso al Braglia di Modena, il quadro “miracoloso” è bello che completato.
Anche se manca ancora l’ ultimo mattone per completare il muro.
E allora…
A volte succede che gli allenatori ritrovino, come per incanto (o per bravura), la giusta chiave di lettura tattica della questione, sconfessando in corsa le proprie (a volte discutibili) scelte, per riplasmare nella maniera migliore la squadra, riuscendo a capovolgere un risultato che sembrava ormai compromesso.
E dire che Mister Tesser (ovviamente è di lui che si parla…) aveva già avuto modo di capire che la sua Ternana funzionava meglio con il modulo “4-3-1-2” (vedi Bari e altrove); ma, forse più per necessità che per scelta personale, aveva ripudiato successivamente questa tattica vincente, ricominciando puntualmente a prendere sberle in casa e fuori…Soprattutto in casa.
Ma a Modena il tecnico rossoverde, accusato spesso di eccessivo “immobilismo”, non c’ è stato troppo a pensare: gol del Modena (che sfiga, povero Meccariello!), fuori l’ impalpabile Vitale, dentro l’ “oggetto misterioso” Falletti. Difesa a quattro, centrocampo a tre, il ragazzo urugagio a creare scompiglio in trequarti di campo e i due attaccanti li davanti a cercar fortuna.
Ed è andata più che bene! Tant’è che gli applausi convinti rivolti ai nostri dallo sportivissimo (e incazzatissimo) pubblico modenese a fine gara stanno a testimoniare di una vittoria più che meritata da parte delle Fere.
Bravo Mister!
E a volte succede anche che un giocatore, il più discusso, il più criticato, il più fischiato degli ultimi tempi, ritrovi improvvisamente se stesso proprio nel momento più importante, griffando la partita con uno di quei gol che valgono una stagione…
Felipe Avenatti, come San Paolo sulla via di Damasco, ha ritrovato sorprendentemente la “luce”, sotto forma di una marcatura bella e decisiva, quasi una liberazione, per lui e per noi tutti; ma, soprattutto, per la Ternana.
Del buon Felipe si è detto di tutto e di più: è un campione; no, è scarso; è un giocatore sopravvalutato; è troppo fragile emotivamente; tira indietro la gamba perchè sa già di essere ceduto a fine stagione; e tante altre amenità del genere.
Pensatela, anzi, pensiamola come ci pare e piace.
Intanto Avenatti quest’anno ha ficcato il pallone dentro la porta avversaria per 10 volte e sono stati tutti gol decisivi. Senza le reti di questo lungo attaccante sudamericano oggi staremmo a parlare di “retrocessione”.
E questi sono fatti, non chiacchiere.
Poi se la sua destinazione sarà Chievo o Leicester o altrove, lo sapremo solo a fine campionato; ma intanto va doverosamente ringraziato, con l’ aggiunta pure di doverose “scuse”. Le mie innanzitutto. Poi fate voi…
A volte succede pure un qualcosa di incredibile…
E, cioè, che una squadra che perde per ben 10 volte in casa (!), si vada a poi a prendere i punti per la salvezza in trasferta, dove riesce a centrare i 3 punti in palio per ben 7 volte…!
Se i tracolli interni, numeri alla mano, significherebbero retrocessione certa, le vittorie fuori casa varrebbero invece la promozione diretta…
Assurdo, no?
Eppure quest’ anno è andata così!
E mi sta pure bene, ci mancherebbe! A patto che dal prossimo anno si ricominci a vincere un po’ di più al Liberati, magari con un rendimento esterno meno straordinario…
Certo, va detto che la a dir poco “strana” situazione del Liberati (stadio già di per se “asettico”) non aiuta affatto.
Non entro nei dettagli dei motivi che hanno portato il cuore della tifoseria rossoverde, la mitica Curva Est, a spaccarsi in maniera così clamorosa. Dico solo che sarebbe quanto meno auspicabile che gli “steccati” che oggi dividono i tifosi della Est da quelli della Nord vengano finalmente abbattuti, come si fa tra persone intelligenti, che prima litigano, poi si spiegano e poi, alla fine si riconciliano.
E questo – si badi bene – per il bene PRIMARIO della Ternana, che tutti amiamo appassionatamente. Loro (i “Freaks brothers” si chiamavano una volta) per primi!
Perché senza il loro calore, il Liberati non è più il Liberati.
A volte succede che si riesca a far tesoro degli errori commessi. Anzi, dovrebbe essere sempre così, perchè, si sa bene che…”il somaro inciampa una sola volta sullo stesso sasso”…Così almeno recita il celebre detto popolare.
E l’ auspicio è proprio questo; e, cioè, che questa “benedetta” società rossoverde, sappia far tesoro dei clamorosi, inenarrabili errori commessi quest’anno, di modo che nel prossimo campionato non si debbano più patire più le sofferenze di questa travagliata stagione.
Basta poco.
Basta anche spendere “poco”, se questo è il problema.
Basta agire tempestivamente e con acume.
Gli esempi di Carpi e Frosinone vi rimangano ben impressi, miei cari “Signori di Via Aleardi”! Fatene tesoro!
E, infine, a volte succede anche che la tifoseria rossoverde (e i Ternani e gli Umbri in genere, Perugini compresi), a causa dell’ interferenza di qualche “politicante” locale a caccia di voti, del “fastidio” che certi opinionisti “scomodi” suscitano in certi dirigenti sportivi e anche dell’ “ombra” che determinate trasmissioni sportive televisive “non convenzionali” provocano nei confronti di altri addetti ai lavori più… “diplomatici”, venga privata di un appuntamento che comunque era diventato quasi abituale, un modo simpatico di passare un’ oretta in maniera divertente e spensierata, parlando e “sparlando” della nostra amatissima Ternana, fuori degli usuali schemi freddi ed asettici…
Succede anche questo…E non c’è troppo da meravigliarsi dati i tempi attuali.
Ma tranquilli: tanto lo si sa bene che, quando si chiude una porta, spesso si apre un portone…Con buona pace di tutti!
Amici e, soprattutto, “nemici”.
E ora tutti pronti alla battaglia finale!
Possibilmente in tanti domani sera!
Questi ragazzi, questo mister, questa nostra Ternana lo meritano!
FORZA FERE !