Partiamo dalla fine, dall’intervista di Lucarelli a UnicusanoTV. Raramente lo abbiamo visto così arrabbiato. E ci viene da chiedere se davvero non ci sia niente da salvare della partita a parte il risultato, come lui stesso ha detto.
Non siamo completamente d’accordo sull’analisi della partita della squadra, ma comprendiamo perfettamente le parole dell’allenatore rossoverde. Sembra un ossimoro, una contraddizione e allora proviamo a spiegarci.
La Ternana ha vinto e ha meritato di vincere. Abbiamo contato almeno 10 palle gol della Ternana contro 4 della Paganese, tutte da calcio piazzato tranne il gol da fuori area. La Ternana avrebbe potuto vincere con uno scarto decisamente maggiore, anche se Iannarilli figura fra i migliori in campo. Ha “tremato” per 4 minuti (tanto è passato dal gol del 2-1 al gol del 3-1) poi la Paganese non si è vista più in campo e la Ternana, anche grazie ai cambi, ha mantenuto alta la pressione.
Insomma la Ternana non ha fatto una brutta partita. Non è stata sicuramente la miglior Ternana dell’anno, ma forse non c’era neanche bisogno. La partita alla vigilia era stata presentata come insidiosa, soprattutto a livello mentale e di approccio, e questo non c’è stato.
E allora perché Lucarelli è arrabbiato e perché ha comunque ragione? Perché se la Ternana vuole vincere questo campionato non deve mai sedersi. E il rischio che si possa sedere c’è. Intanto per delle avvisaglie che l’allenatore, più esperto di noi, avrà sicuramente colto (magari anche durante la settimana?) e soprattutto perché sentirsi con il campionato in tasca, anche con un +11 può essere deleterio. Spegnere (o far rallentare il motore) può essere pericoloso: non è detto che poi si riaccenda a comando. E allora ecco che Lucarelli carica e rimette subito la testa nel carroarmato.
A Palermo serve continuità di risultati e i risultati arrivano soltanto con la prestazione. Ecco perché Lucarelli fa bene ad essere duro. Per far stare tutti sulla corda, soprattutto i più bravi.
Pensare di avere già vinto, dopo aver preso altri 3 punti al Bari, è il più grande errore che la squadra può fare e Lucarelli vuole evitarlo. E quindi insiste sugli errori. Sulle disattenzioni. Non devono esserci crepe, perché le crepe sono pericolose.
Soprattutto ora che sei in alto. Non centrare questa promozione sarebbe uno dei più grandi delitti della storia del calcio. E da qualche parte, anche se sporadicamente, è successo. E quando è successo è perché ci si sentiva arrivati. Per costruire ci vuole tempo, per distruggere basta un secondo. Lucarelli vuole evitare questo. Ben venga la ramanzina, ben venga sottolineare gli errori.
Per una volta non siamo del partito “regala un sorriso a Cristiano”: ha ragione lui a puntualizzare e battere su questo tasto.
Ma i tifosi invece no: i tifosi si godano il momento. Continuino a sorridere, perché questa squadra è una squadra speciale e speciale dovrà rimanere fino in fondo. La Ternana corre da sola. E ora l’unico avversario è la Ternana stessa. Lucarelli ha iniziato un’altra partita. La piazza si prepari a sorridere sempre di più.
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