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Altro che pesce d’Aprile: una resa dura da digerire

La Ternana si perde completamente nel finale a Genova. E fa male. Non tanto e non solo per la sconfitta, dura nel punteggio. Non tanto e non solo perché lo Spezia scalvalca la Ternana e la speranza di una salvezza diretta si riduce sempre di più nonostante Cosenza e Bari siano lì a portata. Ma anche per come è maturata questa sconfitta. Nelle proporzioni e nella modalità.

La Ternana naufraga al Ferraris, si scioglie completamente, quando invece aveva raggiunto il pari, in maniera quasi insperata e con grande coraggio. Con quel pizzico di fortuna che serviva in una serata del genere.

La Samp non aveva dato l’impressione di essere impenetrabile, ma la Ternana è come se avesse fatto harakiri. Ha subito impostato la partita in maniera molto aggressiva, cercando di sorprendere l’avversario: e ci era quasi riuscita. Ma prendersi questo rischio, in casa di una squadra in salute, significa fare una partita perfetta, soprattutto in fase difensiva. Non puoi permetterti errori. E invece di errori la Ternana ne ha commessi ed è stata punita. In almeno tre occasioni ci ha pensato Iannarilli a salvare la squadra, poi una volta rotto l’argine la Samp ha dilagato. Avrebbe potuto segnare anche prima ma sia per la bravura di Iannarilli sia per la mancanza di precisione la Ternana era rimasta in partita. E addirittura l’aveva ripresa, con un guizzo tutto sudamericano firmato da Casasola e Pereiro.

Non è bastato, perché la Ternana è rimasta alta e la Samp ha affondato i suoi colpi. Ha affettato letteralmente la Ternana che a un certo punto è come se si fosse dimenticata di marcare.

Di sicuro è stata una delle peggiori performance difensive dell’anno. E non è soltanto una questione di individualità (seppur conta qualcosa che almeno 2 titolari su 3 non erano a disposizione). La scelta di aggredire l’avversario molto alto è stata una scelta coraggiosa: la Samp con la sua costruzione dal basso poteva andare in difficoltà. Ma proprio la bravura dei suoi giocatori ha permesso a Pirlo di vincere la partita. Non si sono lasciati intimorire e hanno giocato con qualità. Hanno colpito la Ternana dove faceva più male. Martellando e continuando a martellare.

La Ternana è andata in difficoltà, durante la gara. Ma il grande pregio di questa squadra di saper soffrire e di tirarsi fuori anche da situazioni complicate è servito anche stavolta. E la Ternana piano piano, con grande efficacia, si era rimessa in bolla, anche con un po’ di fortuna. Poi però ha mollato. Ed è questo il grande rammarico. Non essere riusciti a tenere, di fatto senza cambiare atteggiamento. 

Ora può esserci un contraccolpo psicologico? Significa che la squadra si è arresa? Speriamo di no e dovrà essere bravo Breda a resettare tutto. E’ troppo importante vincere contro il Modena per continuare a camminare. Ma l’atteggiamento degli ultimi 7 minuti più recupero, quando la Samp ha dilagato, è preoccupante. Questa squadra non può mollare, potrà servire anche la differenza reti in caso di arrivo a pari punti con lo Spezia. E il carattere, soprattutto, non può mancare mai. 

La botta è grossa. E arriva dopo anche quella dell’infortunio di Sgarbi. La Ternana dovrà dimostrare di essere una grande incassatrice. Deve mettersi tutto alle spalle e pensare solo al futuro. La partita di Genova, il finale della partita di Genova, è stato troppo brutto per continuare a parlarne.

Ternananews Redazione

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