Alzare l’asticella
Volto di Nuova Teleterni, scrive anche per Il Giornale dell’Umbria. Collabora con La Gazzetta dello Sport. Twitter: @AlexLaureti
Il tempo dei complimenti per la vittoria al Matusa è passato. Adesso si torna a giocare e per la Ternana c'è un nuovo scoglio da superare. L'avversario che gli pone davanti il calendario si chiama Lanciano. Alla guida della formazione abruzzese c'è una vecchia conoscenza del calcio ternano, l'ex centrocampista rossoverde Roberto D'Aversa. Qualità e aggressività. Caratteristiche che aveva da giocatore e che sta trasmettendo alla squadra. Il Lanciano è una di quelle squadre che possono essere annoverate nella categoria “dure a morire”.
La Ternana non sembra essere spaventata da questo come del resto è giusto che sia. Ma i rossoverdi sono chiamati a compiere un altro step verso la definitiva maturazione. I numeri del campionato dicono che il Lanciano è una squadra “rognosa” in casa così come in trasferta dove ha ottenuto 9 dei 25 punti in classifica. Ma la particolarità sta nel fatto che la squadra di D'Aversa ha perso una sola volta in 8 partite lontano dal “Biondi”. In trasferta il Lanciano è abbonato al pareggio, risultato uscito in 6 occasioni mentre una sola volta ha vinto.
Tanto per capirci. La Ternana ha fatto meglio, molto meglio del Lanciano in trasferta con i 15 punti all'attivo ma oggi questo dato ci interessa poco. Quello che al popolo rossoverde sta più a cuore è la prestazione che la Ternana dovrà offrire in campo. Perchè al di la della classica maglia onorata, oggi i rossoverdi sono chiamati prima di tutto a non perdere. Dare seguito alla striscia di risultati utili consecutivi è l'obiettivo primario.
Quello secondario alzare l'asticella della qualità di gioco. I 15 punti conquistati in trasferta sui 22 totali dimostrano che la Ternana si trova a suo agio quando non è chiamata a fare la partita, quando può starsene buona a difesa della propria area di rigore per poi colpire in contropiede. Una tattica che raramente riesce in casa dove chi gioca davanti ai propri tifosi deve fare la voce grossa. Ternana nelle vesti di direttore d'orchestra, possibilmente guadagnandosi gli applausi a fine concerto. Ma il Lanciano ha tutte le carte in regola per non recitare il ruolo di comparsa. L'arma migliore della squadra rossonera sono le palle inattive. Il sinistro di Mammarella è un lusso per il campionato di B. Gol ma anche assist per i tanti lunghi che puntualmente affollano le aree di rigore avversarie. Il Lanciano sa fare bene quello che alla Ternana proprio non riesce. Da palla inattiva i rossoverdi hanno segnato appena 2 gol, entrambi su punizione, entrambi portano la firma di Viola. Non un corner sfruttato, non una punizione dai 30 metri trasformata in gol con l'intervento di qualcuno in area.
A quest'ultimo aspetto sono legati più gli amanti dei particolari. Ai tifosi del Liberati andrebbe benissimo pure vincere con un autogol al 90esimo.