Il Carpi non perdeva in casa da più di un anno e la Ternana ha trovato il modo di aprire il bunker. Lo ha fatto con una partita piena di novità tattiche, di tentativi. Una gara iniziata con una sorpresa: il tridente anomalo, con Cianci largo a destra. Serviva gente che avesse fisicità, che potesse impegnare sul piano atletico i padroni di casa, con una mediana più nutrita. E la mossa era riuscita, visto che la squadra era passata in vantaggio. Poi con la necessità di ritornare davanti, si passa al 442: e la Ternana si riprende il campo che aveva lasciato al Carpi nella fase finale del primo tempo, torna davanti, controlla agevolmente la partita. E nel finale per chiudere tutti gli spazi ad un Carpi molto volenteroso, passa anche al 352.
Quando hai questa capacità, unita alle qualità tecniche dei giocatori in campo, significa che c’è una disponibilità totale del gruppo e un alto grado di confidenza nei propri mezzi. La Ternana giornata dopo giornata sta continuando a crescere. Non a caso si parla di percorso (come ha fatto Mammarella nell’intervallo). Un percorso fatto anche di tentativi, di mosse particolari, di richieste di sacrificio a un gruppo che ha sempre anteposto il bene della squadra a quello personale.
Ci sono ancora cose su cui lavorare: questa squadra quando passa in vantaggio non ha ancora il killer instinct. Permette agli avversari di riprendere quota, non cerca il colpo del ko. Ma poi ha la grande capacità di farsi trovare pronta quando c’è da spingere. Non è un caso che i secondi tempi della Ternana siano quelli più efficaci e quelli in cui si alza il ritmo. Ecco: riuscire (sempre al netto dell’avversario) ad avere sempre un ritmo sostenuto è quello a cui sta puntando Abate con i suoi ragazzi.
Ma intanto la serata è un doppio successo: scavalcato l’ostacolo che aveva di fronte la Ternana ha scoperto che il Pescara è incappato nella prima sconfitta, nel derby contro il Pineto. E così la distanza si è ridotta: ora i punti di distacco sono 3, quelli dello scontro diretto. Sono tre ma sarebbe uno soltanto, se non considerassimo la penalizzazione, che costringe la Ternana a rincorrere, di fatto, con una partita in meno.
La vittoria in Emilia unita alla sconfitta del Pescara genererà certamente entusiasmo e carica all’ambiente. Ma la corsa è lunga, difficile e complicata. Come a tratti lo è stata la partita contro il Carpi. Dopo quasi un girone abbiamo imparato che in questa serie C, nessuna partita è semplice. Ma abbiamo anche imparato che questa squadra ha la giusta mentalità, sta davvero percorrendo una strada che la porta ad essere sempre più consapevole.
Ha recuperato altri titolari, come Ferrante e Aloi. Ha trovato il 14esimo marcatore stagionale (De Boer). Ha coccolato ancora una volta il suo giocatore più talentuoso (Cicerelli). Ha due o tre vestiti con cui sa vestirsi e con cui si trova a proprio agio. Come dice Abate ha la possibilità di determinare la partita (e quindi il campionato) attraverso le proprie qualità, senza dover dipendere da estemporaneità. E per arrivare all’obiettivo più importante serve esserne consapevoli, tutti.
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