Ancora una sconfitta, ma stavolta non la meritavi… Riparti da qui: solo con il lavoro si esce dalla crisi
Stavolta cara Ternana non meritavi proprio di perdere. Per l’intensità che si è vista in campo, per la diversità con cui ha affrontato la gara, per l’atteggiamento che ha tenuto per buona parte della partita, per le occasioni da gol prodotte.
La settimana di ritiro di Gallo, la prima vera settimana in cui si è potuto lavorare ha prodotto i suoi frutti. Si è vista una squadra diversa, al di là del sistema di gioco. Si sono visti due terzini concentrati, una mediana aggressiva, un trequartista che cercava lo spazio. Si sono visti pochi tiri, è vero. Ma comunque nel complesso della partita ci sono state alcune buone (se non ottime) occasioni da gol.
La Ternana non è stata perfetta, ma è stata viva. E’ per questo che la sconfitta brucia ancora di più.
Intanto perché non si riesce ad invertire la tendenza. E questo psicologicamente è lo scoglio più grosso. Agli altri basta una punizione, il primo tiro in porta (stavolta senza evidenti errori da parte della difesa) per portare a casa i tre punti. A te non basta una partita convincente, con buone occasioni. E ci si mette pure nel finale Guarna con una superparata, o un centimetro in più o in meno di Paghera che poteva regalare il pari meritatissimo alla Ternana.
Pesa come un macigno e dovrà essere bravo Gallo a togliere dalla testa qualsiasi tipo di riverbero di retropensiero nella testa dei giocatori: non c’è dubbio che questa sia la strada giusta. Non c’è dubbio. Lo diciamo chiaramente, a costo di passare per pazzi.
Non c’è dubbio che c’è da essere arrabbiati. Si vuole contestare? Pieno diritto della tifoseria. Forse bisognava farlo prima. Ci sono state partite ben peggiori, partite in cui ti cadevano le braccia per il nulla espresso in campo. Sinceramente se finora non è scattata la rabbia della tifoseria, non può essere la partita di oggi a farla esplodere. Ma – ripetiamo – la tifoseria ha sempre il diritto di manifestare il proprio dissenso (sempre che si rimanga nei limiti della legalità). E anche far sentire la pressione serve per testimoniare quanto questa città tenga alla propria squadra. Se volete è un buon segno anche questo.
Ma la partita di oggi, almeno per noi, non è da buttare. E’ da buttare il periodo, non questa impostazione. Gallo aveva detto che sentiva la squadra crescere e la squadra è cresciuta. Ha decisamente portato qualcosa in più rispetto al suo predecessore. Sia da un punto di vista tattico che da un punto di vista atletico. Come è arrivata una mentalità diversa, arriveranno anche i tiri. Arriveranno anche i punti.
Perché per uscire dalla crisi si conosce soltanto una cosa: il lavoro. E questo tipo di lavoro sta pagando.
Purtroppo – a proposito di conti salati – la Ternana è vittima di alcuni ritardi in alcune decisioni chiave, sia all’inizio dell’anno che recentemente. E’ vittima di un tunnel negativo in cui bisogna avere ancora più forza. Ancorarsi sulle (poche) cose che funzionano e avere la forza, la grandissima forza di volontà di tirarsi fuori. Centimetro dopo centimetro. Bisogna davvero ripartire da quello che ha funzionato, perché banalmente stavolta c’è. Sarà poco: ma è sempre meglio di quello che c’era prima.