Applausi per la salvezza anticipata, ma non è finita

Missione compiuta. Non ci sarebbe da aggiungere altro. Perché la Ternana ha conquistato la salvezza centrando l’obiettivo stagionale e lo ha fatto con un paio di mesi d’anticipo. Pure questo un elemento non trascurabile visto che nella storia del club non ce ne sono state tante di situazioni simili. Tutt’altro. Più facile ricordare le salvezze conquistate all’ultimo tuffo che quelle ottenute con relativa facilità.

Quindi società, tecnico e giocatori meritano un plauso. Bravi tutti.

Ma c’è un elemento da non sottovalutare: il campionato non è finito, mancano sette partite alla fine che sono poche per raggiungere obiettivo più ambiziosi ma anche tante per farle trascorrere generando sempre interesse nella gente ma, forse, anche nella squadra.

Cristiano Lucarelli è stato chiarissimo e i giocatori hanno sostenuto la sua tesi che, più o meno fa così. Centriamo in fretta i 50 punti che sono il mio obiettivo personale d’inizio stagione, poi cercheremo di divertirci.

Facile a parola. Molto meno nei fatti perché salire dai 41 punti attuali ai 50 che il tecnico si era prefissato in estate ci passano nove punti. Tanti per poter pensare anche a qualcosa di più. Anche perché di mezzo c’è un calendario niente affatto semplice. Squadre come Lecce, Cittadella, Frosinone, Benevento pensano concretamente ai play off e non abbasseranno la guardia fino alla fine. Le altre lotteranno per finire nella migliore posizione possibile e, giusto per gradire, al Liberati arriverà anche il Perugia per un derby come al solito carico di significati.

Insomma, compito decisamente complicato per la Ternana che in ogni caso è obbligata a trovare motivazioni nuove anche perché sette partite conclusive costituiscono uno spazio temporale importante di valutazione di un organico che abbiamo definito di buonissimo livello ma che sarà – parole del presidente Bandecchi- ulteriormente rinforzato per puntare più in alto.

Quindi ognuno sarà chiamato a dare il massimo e rendere così importanti queste ultime sette partite. Ma avrà anche motivazioni ulteriori, anche personali, per arrivare più in alto possibile, passando rapidamente sotto lo striscione dei 50 punti e cercare ulteriori gioie nelle giornate successive. Perché al di la dei punti è proprio in quest’ultimo periodo della stagione che la società farà valutazioni e prenderà decisioni per il futuro.

Il portello è aperto ma chi vorrà tornare sul carrarmato di Lucarelli dovrà fare in fretta.