Sei punti nelle prime due partite nel girone di ritorno hanno avuto l’effetto di caricare nuovamente a dovere l’ambiente. Attenzione, però, a non commettere errori che in queste situazioni possono essere commessi facilmente.
E’ facile, infatti, che si possa perdere di vista quello che è l’obiettivo iniziale, la salvezza, e si cominci a pensare in grande contagiando non solo la piazza, ma anche la squadra finendo per caricarla di una responsabilità che non dovrebbe avere. Almeno per adesso!
Occorre equilibrio per non commettere l’errore di sopravalutare le proprie qualità e di sottovalutare quelle degli avversari.
E su questo equivoco che la piazza, i tifosi non debbono cadere!
La Ternana sta disputando sicuramente un buon campionato, ma non si deve assolutamente dimenticare che è essenzialmente, aldilà dei valori tecnici individuali, una squadra giovane con tutti i difetti e i pregi che una squadra così concepita può presentare.
Ricordiamo che ben sette degli undici calciatori che sono scesi in campo contro il Pescara sono nati dopo il 1990 e che gli altri quattro non possono essere considerati “ non giovani “ perché 2 sono della classe ’89 ( Eramo- Fazio ) 1 dell’ 87 ( Vitale ) e Bojinov, il più anziano, 29 enne.
Tutto ciò va tenuto in debita considerazione perché soprattutto nei momenti più difficili hanno bisogno di incoraggiamento e non di critiche gratuite all’indirizzo di questo o quel giocatore solo perché non risponde ai gusti tecnici personali o magari per partito preso.
Stesso discorso per la squadra che non deve sentirsi arrivata, paga della posizione che occupa in classifica. Su questo versante, però, Attilio Tesser è una garanzia, predica costantemente umiltà e concentrazione e nelle partite del girone di andata solo a Varese non è riuscito a farsi capire dalla squadra, o meglio forse la squadra non ha recepito quelle indicazioni che il tecnico di Montebelluna aveva impartito.
I due turni consecutivi casalinghi sono pieni di insidie già per sè stessi, purtroppo Ternana-LIvorno e Ternana-Trapani dell’andata ne sono un esempio, e figuriamoci cosa diventano se vengono affrontati con la consapevolezza della squadra che si sente arrivata.
Ora come ora non fa testo la partita di andata dove la Ternana vinse con il punteggio di 1-0 perché il Vicenza da allora ha cambiato pelle, ha cambiato allenatore e nonostante abbia perso uno dei giocatori più forti della serie B, Antonino Ragusa, è sicuramente un’altra squadra rispetto al mese di settembre.
Gli arrivi di calciatori importanti come Moretti, Sciacca, Loris Varela, Figliomeni, Sampirisi hanno dato una quadratura ottimale alla squadra in virtù anche dell’esperienza del nuovo tecnico Pasquale Marino.
Sembrava che la formazione vicentina fosse una predestinata per lottare nei bassifondi e, invece, piano piano, settimana dopo settimana, si è sistemata ed ora occupa, alla pari con la Ternana, una posizione di classifica dignitosa, Quindi, sabato tutti a fare il proprio dovere: i tifosi a tifare, ad incitare, ad incoraggiare e i giocatori a dare il massimo di sè stessi cercando quella vittoria che possa permettere di guadagnare punti sulla zona play-out.
Si, avete capito bene, zona play-out perché è di quella che una squadra giovane deve aver paura ed ora che marcia sulle ali dell’entusiasmo è bene che continui senza peccare, però di presunzione. Sarebbe l’errore più grave e sarebbe davvero imperdonabile!
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