ATTILIO TESSER SI SALVA … PUR SCHIACCIATO DAL PESO DELL’EREDITÀ!
Non sono bastate pacatezza e buoni propositi, al pari di “liberazioni epuratrici” e “acquisti mirati”, né tanto meno dichiarazioni di attaccamento ai colori e sentimento per la maglia …
La garanzia della “furia agonistica” proclamata da Attilio Tesser al suo arrivo si è spenta come un fiammifero in preda alla bora, e la “loro piccola ternana”, quella di tutti i protagonisti per intenderci E CON LA SOLA QUANTO OVVIA ESCLUSIONE DELLA INECCEPIBILE PROPRIETÀ, perde anche l’ultima gara in casa per ringraziare e salutare la propria appassionata tifoseria sfoggiando l’ennesima gara incolore e senza mordente, ma salva comunque la categoria più per demeriti degli altri che per meriti propri.
Nessuno vuol addossare le colpe al gentiluomo che ha solo accettato la sfida di vestire i panni del domatore, ma purtroppo alcune volte non è sufficiente avere il frustino d’ordinanza, bisogna anche calarsi nella parte meno nobile del ruolo, entrare nella gabbia facendosi consegnare l’unica copia di chiavi a disposizione sapendo RUGGIRE, gestire gli affamati FELINI, ed infine liberarli nella fossa per godersi lo spettacolo delle loro fauci che SBRANANO le prede di turno!
In fondo ci sarà pure un motivo se a TERNI tutti amano chiamare i loro portacolori … FERE!
Per quanto l’obiettiva tifoseria ROSSOVERDE ha potuto riscontrare, il galantuomo Tesser ha svolto con professionalità tutto ciò che il suo personalissimo credo calcistico gli suggerisce, ma nostro e Suo malgrado, aggiungo io, LA VECCHIA REALTÀ È INESORABILMENTE TORNATA A GALLA!
Certamente l’ormai “ex pacato” gentiluomo di Montebelluna conosceva le difficoltà a cui sarebbe andato incontro, ma probabilmente non pensava e non credeva che L’EREDITÀ SAREBBE STATA COSÌ PESANTE.
Ci dispiace ma, di fatto, almeno il sottoscritto lo aveva avvertito, e se e vero che Lui ce l’ha messa tutta per compiere quello che ad oggi vuole apparire come UN SUCCESSO, è ancor più vero che la tifoseria ternana pur essendo AL SETTIMO CIELO per aver mantenuto la categoria dopo gli incubi durati ben nove mesi, cova in se una delusione talmente cocente che vorrebbe cancellare definitivamente dall’almanacco del calcio una stagione assurda e tutti i suoi protagonisti!
Il POPOLO ROSSOVERDE ha perso una SQUADRA di FERE sbocciata nel 2011 e disintegrata in due anni, e si ritrova dopo promesse, proclami, certezze, garanzie, e chi più ne ha più ne metta, a guardare impotente i PROPRI AMATI COLORI sbiadire lentamente dalle maglie, a tal punto da trasformare “L’OPERA D’ARTE DIPINTA AD OLIO DA UN GRANDE MAESTRO”, in un “ACQUARELLO DA BANCARELLA METROPOLITANA”.
Quest’anno è andata “di lusso”, e l’inequivocabile modestia delle squadre che hanno scritto numeri piccoli piccoli nel fondo della classifica ne è la testimone oculare.
La prossima ed ultima gara che si disputerà sul prato della già retrocessa Reggina servirà solo a sancire il triplice fischio alla Regular Season per la TERNANA, ma questo non era l’obbiettivo iniziale!!!
C’è da ricostruire una SQUADRA, per intero o quasi, se si vuol continuare una di quelle “corse” tanto care al Presidente ZADOTTI cominciata nel Luglio 2011 con una “fuoriserie” assemblata in un’officina di Norcia e targata DT343CB …
L’eloquente decifrazione della targa mi impone di esclamare … CHE MACHINA!
CON UNA SOLA C!!!