E’ evidente che alla luce delle ultime notizie, la Ternana (a prescindere da Mancini) non sarà più gestita da Guida. C’è l’intenzione di vendere, ci sono difficoltà a rispettare le scadenze. Ma visto che le scadenze sono molte, da qui in avanti, e che la Ternana costa poco più di un milione di euro al mese allora da chi può permettersi una spesa del genere? Una mano, certamente, la può dare anche Bandecchi.

L’intervista di stamattina al Sindaco sotto Palazzo Spada l’avete ascoltata già. Se non l’avete fatto la potete leggere nella nostra trascrizione. Su una cosa non ci troviamo d’accordo con Bandecchi: la vicenda della Ternana non può non interessarlo, se non marginalmente. E infatti a stretto giro è arrivata la nota del comune.

La Ternana lo deve interessare, per almeno tre motivi.

Il primo perché è il Sindaco della città. E la Ternana è l’espressione più alta dello sport professionistico di Terni. E’ quella che muove più persone, è un bene a cui molti cittadini sono interessati. E il primo cittadino (o chi per lui, visto che non può seguire tutto un Sindaco) sa di dover tenere in considerazione le esigenze della sua città. Conveniamo che la Ternana non sia una questione di vita o di morte, o talmente pressante come tanti altri problemi che sicuramente faranno parte della vita politica di Bandecchi, ma non può essere a prescindere marginale.

Il secondo motivo è che Bandecchi, come imprenditore, è coinvolto direttamente con la Ternana. Ha degli interessi: la costruzione dello Stadio-Clinica. Un’idea di Bandecchi che proprio Bandecchi ha portato avanti con grande forza e caparbietà contro tutto e tutti, vincendo la sua battaglia. Ora non crediamo che a Bandecchi possa andar bene qualsiasi interlocutore. Sicuramente chi prenderà la Ternana deve essere un imprenditore serio, capace, con le spalle larghe. Non tanto e non solo per tenere in piedi la società di calcio, ma per permettere di poter sviluppare il progetto che è nel cassetto della Ternana e di Bandecchi stesso.

Il terzo motivo è che Bandecchi è stato presidente della Ternana. Fino a giugno scorso praticamente. E nessuno gli da la COLPA per la cessione a Guida. Che esattamente come ha detto Bandecchi ha pagato la Ternana, l’ha gestita, non è riuscito a tenerla in B e ora la vuole vendere perché si è accorto che costa molto di più di quanto si poteva pensare. Ma una RESPONSABILITA’ ci può essere. E anche di questa si deve tenere conto. Bandecchi ha venduto la sua Ternana a chi ha ritenuto più opportuno. Ma se è vero che nessuno (se non 22) ha voluto sottoscrivere l’azionariato popolare lanciato lo scorso anno è anche vero che una società di calcio è un bene particolare. Lo gestisce, come meglio crede il proprietario, ma è come se lo gestisse per conto dei tifosi e della società. Quindi ne deve avere una cura particolare. E Bandecchi questa cura ce l’ha avuta. A nostro avviso tranne che nel momento della cessione, dove avrebbe potuto essere più accurato. Un imprenditore di grande intuito ed esperienza come lui non poteva non immaginare che questo poteva essere uno degli scenari più ipotizziabili.

Per questi tre motivi Bandecchi può dare una mano alla Ternana. Per una questione istituzionale che riguarda il suo ruolo, per una questione economica che riguarda i suoi affari e per una questione affettiva. Attenzione, giusto per essere chiari: dare una mano non significa metterci i soldi. Ma creare magari il link per trovare un acquirente solido.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 18 settembre 2024 alle 15:30
Autore: Ternananews Redazione
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