Seconda di campionato, prima in casa. Avversario la Reggina di Pippo Inzaghi. Partita importante come lo sono state quelle con i calabresi negli ultimi anni. Resa ancor più delicata dalla sconfitta incassata dalla Ternana all’esordio contro l’Ascoli mentre la Reggina passeggiava sulla Spal.
Ci sarebbe di che parlarne magari aggiungendoci anche una bella dose di calcio mercato perché è evidente che in questa stagione sono davvero tante i in serie B. Alcune hanno completamente cambiato il proprio volto e la Reggina è una di queste. Quasi tutte anche se con strategie diverse puntano alla promozione nella convinzione che il calcio vero è solo quello di serie A dove girano milioni come noccioline. Dove un posto al sole ti garantisce almeno due buone stagioni tra i cadetti.
Di temi da dibattere ce ne sarebbero tanti ma alla fine, gira che ti rigira, ci si è soffermati soprattutto a parlare di Stefano Bandecchi che della Ternana è il presidente e pure il proprietario. Le sue magliette particolari, la sua candidatura alle prossime elezioni: prima sì poi no. Calenda che non lo vuole e Renzi che lo accetterebbe. E via ancora con la promessa di esserci tra cinque anni con il proprio partito Alternativa Popolare. Storia finita venerdì.
Bene, abbiamo pensato, ora si parlerà della costruzione della squadra che proprio Bandecchi ha proiettato in serie A (obiettivo) alla fine della passata stagione. Perché, non ce ne voglia, ma qualche dubbio strada facendo ci è sorto sulle reali potenzialità della squadra in una ipotetica lotta al vertice.
Invece niente. Forse aspetterà la fine del mercato. E dire che di temi calcistici ce ne sarebbero stati comunque tanti come ce n’erano stati nei giorni precedenti.
Ma la Ternana, ovvero il calcio, sembra essere argomento tabù perché nel giorno di vigilia della sfida con la Reggina il presidente ne ha tirata fuori un’altra. “Ho avviato la trattativa per acquistare il palasport”. Proprio così, quello in costruzione.
Fermi i discorsi su stadio, centro sportivo e clinica (le procedure sono lunghe e complesse) chiuso quello sulla candidatura elettorale, eccone un altro. Inaspettato.
Sia chiaro, l’imprenditore può fare quello che vuole con i propri soldi, ci mancherebbe altro. Però se uno ricorda che Bandecchi è sbarcato a Terni per fare calcio tante altre storie gli suonano strane anche se comprensibili. Soprattutto perché a volte sembrano tirate fuori non a caso. Questione di tempistica. Quasi volesse dirottare i discorsi dei tifosi e della città su altri temi piuttosto che sulla squadra.
Strategia anche questa. In alcuni momenti più che comprensibile. Ma siamo all’inizio del campionato e discutere di calcio, della Ternana, potrebbe alimentare l’attesa, accrescere l’interesse intorno alla squadra.
Però la strategia di Bandecchi è diversa. Forse l’ha concordata con Lucarelli che non accetta intromissioni pubbliche. Però alla fine la storia è sempre la stessa. E’ la squadra che traina, il calcio e i risultati fanno girare la ruota in un verso o nell’altro. E se il verso è quello giusto tutto il resto diventa importante, magari anche fondamentale. In caso contrario invece…
Buon campionato Presidente e buon campionato alla Ternana che tutti aspettiamo di applaudire protagonista assoluta in una serie B complicatissima.
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