Basta chiacchiere! È ora di passare ai fatti concreti!
Il 2017 se n'è andato più o meno come era finito il 2016.
21 punti in classifica e Ternana Unicusano malinconicamente insabbiata nei bassifondi della classifica.
Addirittura se il campionato fosse finito con l'ultima giornata del girone d'andata, le Fere sarebbero già retrocesse direttamente senza passare per i play out.
C'è però una differenza sostanziale rispetto alla precedente stagione.
L' anno scorso la formazione rossoverde poteva contare già in partenza su qualche giocatore importante, su gente esperta, su elementi che conoscevano la categoria.
Ciononostante, a causa di una guida tecnica quantomeno approssimativa (Carbone), la Ternana non era mai riuscita a far valere quelle che erano le sue reali potenzialità.
Verificato questo, l' allora proprietà si rese protagonista di un mercato di riparazione di notevole spessore, arrivando ad ingaggiare gente del calibro di Diakitè, di Ledesma, di Pettinari, di Acquafresca e di Monachello, tutti giocatori di provato talento, aldilà del successivo contraddittorio rendimento.
Poi, come certo tutti ricorderete, successe che all'indomani della sconfitta con il Pisa nella prima giornata del girone di ritorno, Benny Carbone decise di dare le dimissioni, aprendo la strada all' infausto interregno di Carmine Gautieri sulla panca della Ternana.
Quindi alla fine arrivò Fabio Liverani; ed è storia gloriosamente recente, ma purtroppo già dimenticata da tanti tifosi o pseudo tali…
Diversa è la vicenda della successione di Unicusano alla famiglia Longarini.
Arrivata a Terni con strombazzamenti, fanfare e programmi ambiziosi, la nuova proprietà in realtà si è subito distinta per un calciomercato che definire "risparmioso" è fin troppo poca cosa.
Trasferiti a Terni buona parte dei giocatori del Fondi, ingaggiati tre o quattro discreti giocatori di categoria, completamente ignorati Liverani e quasi tutti i protagonisti della miracolosa salvezza (giocatori definiti dal nuovo tecnico Sandro Pochesci "inutili" alla causa rossoverde), la Ternana del Patron Bandecchi nel corso del girone d' andata ha alternato qualche prestazione buona a diverse altre meno positive, soprattutto sotto il punto di vista del risultato, non riuscendo alla fine a sollevarsi dalla zona retrocessione della classifica.
Il tutto condito dalle esternazioni spesso fuori luogo dell'allenatore e dalle anacronistiche dichiarazioni del Patron, che, nonostante una situazione di classifica a dir poco deprimente, continua imperterrito a parlare di promozione in Serie A.
Ciò doverosamente premesso, ritengo sia ora giunto il momento di passare dalle chiacchiere sterili, ai fatti concreti!
Sempre che si tenga veramente al bene della Ternana e non soltanto a quello di Unicusano.
Questa è una squadra a cui necessitano come il pane almeno quattro, se non addirittura cinque giocatori veramente di categoria, gente esperta, carismatica e di notevole spessore qualitativo e quantitativo.
Gente che indubbiamente costa soldi…
Paralizzata per il momento ogni ipotesi di cambio in panchina, previa concessione al tecnico Pochesci di una curiosa ulteriore "chance", costituita dall' obbligo del rispetto delle "regole di ingaggio" (manco si trattasse di programmare l'invasione di un qualche territorio ostile…), ora la palla passa inevitabilmente alla società rossoverde.
O si provvede a rinforzare adeguatamente la rosa giocatori o il destino è praticamente segnato.
È in effetti impensabile che con questi pur valorosi e apprezzatissimi ragazzi si possa immaginare di arrivare ad una salvezza tranquilla.
Perché per salvarsi in serie B non bastano l'attaccamento ai colori sociali, non sono sufficienti l'abnegazione, il coraggio, l'orgoglio, la grinta, ma servono soprattutto doti che questa Ternana ha indubbiamente dimostrato di non possedere.
Parlo dell' esperienza, della maturità, della qualità, della capacità di controllo della situazione e della concentrazione, soprattutto nei momenti cruciali della partita (vedi minuti iniziali e finali della partita).
In poche parole, ribadisco, serve gente ESPERTA!
E non è neanche il caso di attendere gli ultimi giorni del mercato, perché se si vuole veramente alimentare la speranza di rimanere agganciati al treno della salvezza, bisogna intervenire subito!
Prima che lo facciano le altre squadre; che peraltro già si stanno muovendo alla grande!
Diversamente, adattandosi ad ingaggiare qualche saldo di mercato dell'ultima ora o, peggio, giocatori inesperti di categoria inferiore (ancorché promettenti), il destino è bello che segnato!
Null'altro da aggiungere a questo punto, se non l'auspicio che – finalmente! – si possa passare dalle tante, troppe chiacchiere, a quei fatti CONCRETI che, da un lato, siano tali da giustificare e avallare le più volte sbandierate ambizioni della società e, dall'altro, possano permettere l'ennesimo salvataggio della categoria, sia pur tribolato e all'ultimo secondo.
Perché, come direbbe il croupier del casinò…
"Les jeux sont faits, rien ne va plus", cara proprietà…
Dimostrateci che tenete veramente alla Ternana e non soltanto al vostro marchio!