Questa Ternana è come se ci avesse ipnotizzato: rende facili le cose difficili. Rende automatiche delle situazioni che automatiche non sono. Anche quando i pessimisti (o i prevenuti) dicono che la Ternana sta soffrendo o che potrebbe fare meglio, vengono smentiti dai fatti, alle volte anche in presa diretta.
La Ternana si impone di autorità e di classe in un campo difficile. Dirlo ora (o prima della partita) sembra che uno debba mettere le mani avanti. Ma andate a guardare le classifiche: la Pianese in casa aveva messo insieme (in 8 gare) 15 punti. Significa quasi 2 a partita. Significa 3 in meno dell’Entella o due in meno del Pescara. Questo giusto per dare un peso alla vittoria della Ternana, senza mai soffrire.
Si. Avete letto bene: senza mai soffrire. Ha lasciato il campo agli avversari è vero, non ha prodotto azioni offensive per cercare di andare ancora in gol (sebbene qualche azione che poi non è riuscita a concretizzare c’è stata): ha giocato al piccolo trotto. Più per volontà di conservazione che per i ritmi che imponeva l’avversario alla gara. La Pianese sembrava sbattere contro un muro invisibile. non riusciva mai a superare i nostri difensori. Difficilmente riusciva ad arrivare al tiro e quando ci arrivava tirava alle stelle o suoi balconi di quelli di fronte.
Poi quando il gol della Pianese (episodico, su calcio d’angolo, con una componente di casualità piuttosto alta e se volete anche con una corresponsabilità di chi marcava in area) sembra riaccendere la partita, torna in cattedra la qualità e la prepotenza della squadra.
La Ternana non si è impaurita, perché non ha mai sofferto. Non si è abbassata ulteriormente perché stava gestendo, semplicemente in maniera diversa, la partita. La Ternana ha messo la quinta marcia, ha cominciato a gonfiare il petto e nel giro dei 20 minuti finali, ha preso una traversa, ha fatto un gol e ha creato almeno 3 occasioni da gol importanti.
Ha dato una straordinaria dimostrazione di prepotenza tecnica, atletica e fisica. Ha rimesso in vetrina Cicerelli (che già si era preso gli applausi con un gol straordinario), ha rispolverato Romeo, ha buttato nella mischia Ferrante.
La Ternana ancora una volta ha dimostrato di essere una grande squadra e un grande gruppo. Ha reso semplice una gara difficile. Stavolta ha segnato subito: due gol nel primo tempo (raramente era successo). Aveva amministrato la partita senza scossoni, quasi da risultare noiosa. Il due a zero sembrava averla completamente chiusa.
Ecco: se proprio vogliamo fare un appunto alla squadra potrebbe azzannare l’avversario e poi “rallentare”. Ma non sempre i ritmi dipendono da te. E soprattutto bisogna dosare gli sforzi (anche mentali) per un campionato logorante. Ora, prima della fine dell’anno, ci sono due partite importantissime. E la Ternana ci arriva in uno stato psicofisico eccellente. Se la gioca alla grande. Come nelle nostre migliori intenzioni. Sembra tutto normale, tutto scontato, tutto dovuto. Ma non è così. Solo una grande squadra, un grande gruppo e un grande allenatore rendono tutto semplice.
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