Benvenuti al Party-pilo. La Ternana fa la voce grossa

Serviva forse un avversario di rango per far uscire lo spirito di questa Ternana. Perché una Ternana così, finora, non l’avevamo mai vista. Una Ternana bella, divertente, solida, cattiva, ficcante. Una Ternana che ha avuto un solo difetto: quello di non chiudere subito la partita quando ha premuto e quando avrebbe dovuto. Ma che poi, nonostante il gol subito nel finale, non è entrata in ansia o difficoltà.

È stata una Ternana che ha dimostrato tutto il suo potenziale, che ha fatto vedere che si può unire qualità ed intensità. Il manifesto di questa gara lo sollevano in tre: Partipilo, Furlan e Paghera. I tre migliori, quelli che sono entrati nelle azioni più pericolose della Ternana, quelli che prima andavano a pressare, poi recuperavano il pallone e trovavano la giocata migliore. E poco importa che fosse assist o tiro in porta. La Ternana ha macinato intorno a questi tre, ne ha tratto il meglio e ha schiantato il Catania. Forse non a caso, una volta usciti, la squadra è tornata normale, nell’ultimo quarto d’ora.

Non poteva esserci viatico migliore per presentarsi a Bari. Da capolista, con il morale alto e con una consapevolezza in più: non aver paura di nessuno. Il cammino è molto duro: nonostante l’ottimo cammino le squadre che vorrebbero un posto al sole sono tutte vicine. Ma la Ternana deve pensare soltanto a sé stessa, partita dopo partita. Il Bari pare essersi ripreso, ha calato un poker di grandi firme contro la Cavese e vorrà ripartire. Basta andare con lo stesso spirito di oggi pomeriggio per non temere brutte figure.

Una Ternana aggressiva e di qualità, che sappia divertire e divertirsi. Senza paura. Magari cercando di essere meno “distratta” in fase difensiva (perché, come è successo oggi certe squadre non ti perdonano) ma avendo la stessa capacità di reagire e di avere i nervi saldi.

La stessa capacità di poter mutare in campo, tatticamente, con Furlan che si allarga e Partipilo che spinge. Con Paghera che azzanna e Bergamelli che randella. Mancherà Palumbo, reo di essersi fatto ammonire per la seconda volta a fine partita, e a Bari sarà un’assenza pesante. Ma la Ternana saprà ovviare anche a questa. Ha dimostrato di avere una marcia diversa. Tante soluzioni e grande lucidità. E ci auguriamo che al prossimo party anche Ferrante si possa divertire: il suo lavoro per la squadra è fondamentale. Avesse maggior sangue freddo (o fortuna) sarebbe il top.