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Breda l’elogio della semplicità

Roberto Breda ha già fatto vedere a Terni che allenatore è che uomo è. Non abbiamo bisogno di conoscerlo, semmai di riscoprirlo. E di sperare che riesca a fare quello che è già stato in grado di fare a Terni e in altre piazze, subentrando anche in situazioni difficili. 

Breda venne a Terni nella stagione 15/16. E anche quella era una stagione partita non nel migliore dei modi. Era la stagione della presidenza di Simone Longarini (anzi amministratore unico). L’anno del ritorno di Toscano in panchina. L’anno dell’addio a Vittorio Cozzella come direttore sportivo, che tecnicamente si consumò ad agosto, e del ritorno di Guglielmo Acri, proprio ad agosto, il 5 per la precisione

Sembra un nastro riavvolto, rispetto a quanto vissuto in questa stagione. Un ds richiamato, un allenatore che ha scritto la storia del club pronto a rimettersi in gioco. In quell’anno però Toscano si dimise dopo 4 giornate, dopo 1 punto in 4 partite (3 sconfitte contro Trapani, Modena e Livorno e un pareggio in casa contro il Cagliari). Alla quinta giornata, contro la Salernitana, in panchina andò Avincola, perché nel frattempo Acri cercava di chiudere il contratto proprio con Breda. Arrivò una sconfitta. La Ternana era ultima in classifica

Ma dalla partita successiva la Ternana vinse la prima partita: 2-0 contro il Novara. E pensate segnò Falletti, al suo primo gol in campionato!

Da lì in realtà parti il cammino rossoverde: 52 punti in 37 partite, una media punti da promozione e un piccolo grande record, visto il poco tempo a disposizione. Quella Ternana era una Ternana seppur costruita in fretta con giocatori di qualità e personalità che poi avrebbero fatto delle buone stagioni in rossoverde: Mazzoni, Zanon, Coppola, Furlan, Grossi, Ceravolo, Falletti, Avenatti, Masi, Vitale, Meccariello. E qualche giovane che poi sarebbe diventato grande: Palumbo, Gondo, Valjent. Che hanno trovato spazio e che poi si sono valorizzati. Allora Breda optava spesso per il 4231, alle volte – se vi ricordate – inserendo Jens Janse come esterno alto, se voleva coprirsi.

In realtà Breda non ha un sistema di gioco preferito: sa adattarsi anche in base alle caratteristiche dei suoi giocatori. Ha giocato con il 352 (e potrebbe partire da questo), ama il 4312 (da tanti indicato come il sistema di gioco perfetto per esaltare le caratteristiche della squadra). Sa variare e spaziare.

Di sicuro conosce benissimo Falletti, sa come farlo rendere. Lo ha avuto a Terni e non è l’unico giocatore della rosa che ha allenato, in passato. Sa che sa fare bene il trequartista. Quell’anno Cesarito fece una delle sue migliori stagioni (in B) con la Ternana: 10 gol e 40 partite giocate. Probabilmente si cercherà di costruire la squadra intorno alle sue giocate e alle sue capacità di poter spaccare la partita, quello che finora Falletti non è riuscito a fare. E allora Falletti era proprio in rampa di lancio visto che aveva 22 anni. Se dovesse optare per il 4312 ci sarebbero delle gerarchie da ridisegnare nel reparto difensivo a meno che – almeno per la prima – non decida di continuare sulla falsariga del lavoro di Lucarelli, quindi 352. Ma proprio partendo da Falletti e dal dilemma che ha avuto finora la Ternana (punta o mezz’ala) si potrà capire come intenderà muoversi all’interno del canovaccio tattico. Forse non esageriamo nel dire che Falletti sarà centrale. Difficilmente può essere proposto il 4231 o il 433 se non adattando qualcuno nel ruolo di esterno alto: questa squadra non è costruita per questi sistemi di gioco. E difficilmente può prescindere da un centrocampo a tre vista la presenza di mezze ali anche importanti (Luperini, Pyythia, Favasuli o lo stesso De Boer che abbiamo intravisto pochi giorni fa). Avrà modo di guardare da vicino i suoi giocatori, che nel frattempo avrà studiato nel dettaglio e che in assoluto già conosce. Visto che recentemente – per continuare ad aggiornarsi in attesa di panchine – aveva cominciato ad analizzare tatticamente il nostro calcio.

Riparte di nuovo da Terni. Con la sua semplicità e il suo sorriso. Disponibile e determinato. Con la speranza di poter risolvere (almeno in parte) i problemi della Ternana.

Ternananews Redazione

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