Breda sì, Breda no… Breda forse
I nostri padri e nonni erano soliti accanirsi in accesissime discussioni sui tanti dualismi che a quel tempo andavano di moda.
Meglio Coppi o meglio Bartali?
Oppure, a livello politico: meglio De Gasperi o Togliatti?
Per poi arrivare a tempi più recenti: meglio Sandro Mazzola o Gianni Rivera?
Quelli della mia età ricorderanno sicuramente la quasi violenta diatriba nata intorno ai famosi 7 minuti giocati da Rivera nella finale della Coppa Rimet svoltasi nel 1970 allo Stadio Azteca di Città del Messico e persa 1- 4 dall' Italia di Valcareggi contro il Brasile (l' anno per intenderci della mitica Italia-Germania 4-3).
Bene: non che oggi tale "vezzo" sia tramontato, anzi !
Trasferiamoci dunque per comodità a Terni.
Qui attualmente regna addirittura un "trialismo", ovvero la discussione tra i c.d. "Toscaniani", i "Tesseriani" e, per non farci mancare niente, adesso pure i "Brediani":
Meglio Toscano con il suo carattere ardente, il suo spirito battagliero, il gioco a volte spumeggiante e il palmarès rossoverde comunque di tutto rispetto?
O meglio Tesser, con la sua grande dignità, la sua indiscutibile signorilità e professionalità, i toni mai accesi e il merito non indifferente di aver saputo trarre sangue dalle rape…?
O, infine, meglio Breda, con i suoi attuali 1,33 punti a partita, tali (a detta di qualcuno) da poter garantire alla Ternana una salvezza tranquilla e un gioco a tratti convincente?
Non mi soffermerò in questa sede sulle tante sfumature che condiscono tale discussione, nè mi schiererò dall' una o dall' altra parte, anche e soprattutto perchè non mi identifico in nessuna delle tre correnti di pensiero di cui sopra, "Del Neriano" convinto come sono sempre stato…
Mi soffermerò invece sull' ulteriore discussione che ultimamente si è accesa tra i sempre più scarsi tifosi delle Fere, discussione tale da provocare solenni masturbazioni mentali nella testa sempre più confusa di chi ha ancora a cuore le sorti della Ternana.
Ma proviamo ad analizzare con ordine.
Dunque: Breda si.
L' ex mister del Latina dei miracoli ha dalla sua il fatto di aver ereditato una squadra e, soprattutto, uno spogliatoio messi su come sempre all' ultimo istante dalla "recidiva" società di Via Aleardi.
Ciò significa che gli ci vuole ancora del tempo per capire, conoscere e utilizzare al meglio il proprio parco giocatori; e, in ogni caso, l 'aver ottenuto 12 punti in 9 partite garantisce, come sopra accennato, una salvezza sufficientemente tranquilla alla Ternana; inoltre il suo gioco appare a tratti (specie in trasferta) sicuramente efficace e pure divertente. Quindi, bisogna tenerselo e dargli tempo.
L' opposta corrente di pensiero: Breda no.
Il Mister non sa leggere le partite, sbaglia i cambi, in casa sbaglia l' approccio alla partita,tiene fuori inspiegabilmente giocatori ritenuti imprescindibili (Valjent), non sa caricare la squadra a dovere (leggi: è "moscio") e – peccato "mortale" per certa stampa – non comunica la formazione prima della partita. Ergo, va esonerato immediatamente.
E infine l' ultimo schieramento: Breda forse.
Questo "partito" sostiene un po' delle tesi contrarie al tecnico e un po' di quelle favorevoli.
Vero è che il Mister ha ottenuto fino a questo momento risultati che "numericamente" gli darebbero ragione; ma è anche vero che il trend attuale di 1,33 punti a partita, se mantenuto fino alla fine, porterebbe la Ternana a quota 47/48. Basteranno per salvarsi?
Quanto al gioco espresso dalla squadra, è vero che in trasferta sono arrivare due vittorie importanti (Latina e Pescara), a tratti anche con un gioco convincente (ma se non ci fosse stato San Mazzoni…), mentre altre partite sono state perse forse in maniera non del tutto meritata (vedi Crotone, ma solo fino al 60'). Ma è anche vero che in casa abbiamo assistito a degli autentici "scempi" (Avellino e Virtus Entella) ed in ogni caso il "nostro" si è macchiato di un peccato "originale" imperdonabile: la sconfitta nel derby! Ma con il Bari "grandi firme" ci siamo divertiti come matti!
Insomma, gli andrebbe data la chance di arrivare almeno fino alla sosta di gennaio, con il chiaro obiettivo però di fare almeno 10/11 punti di qui alla fine del girone d' andata. Poi, palla alla "società", la quale a quel punto dovrebbe cacciare fuori i soldini per andare prendere almeno tre giocatori "veri", uno per reparto.
Fin qui le tre "tendenze filosofiche" attualmente regnanti tra i tifosi della Ternana.
Ma poi tutto finisce per tornare tra le mani di chi deve deve decidere sul serio il futuro delle Fere: il "Palazzo" di Via Aleardi e, in particolare, l' A.U. Simone "Simoncello" Longarini.
Al quale va riconosciuto in ogni caso il merito di essere presente e costante nel suo ruolo, ma al quale il popolo rossoverde chiede anche a gran voce di far uscire definitivamente allo scoperto quella società per troppo tempo "ectoplasmatica", confusa e pressapochista gestita attualmente dallo stesso "Figlio del Padre 2".
Poche parole dunque, pochi proclami (aborro letteralmente quello sblaterato sul presunto obiettivo "play-off" della squadra), magari meno presenza, ma più "sostanza" e, soprattutto, più giocatori, ripeto, "VERI" da inserire nel tessuto di una rosa che appare sinceramente inadeguata alla Serie B in parecchi dei suoi componenti.
Perchè qui, se ,ancora non lo si è capito bene (o l' hanno capito soltanto in pochi;
Mazzoni e Zanon in particolare), c'è il consistente rischio di andare giù in Ia Divisione dritti a passo di carica!
Capito mi hai ???