La curiosità maggiore era capire che aria ci fosse in ritiro. Uno dei più strani e particolari della storia rossoverde. Con il ritorno di Mimmo Toscano, con la sorprendente conferma di Cozzella. Con un bel po' di tifosi ad invadere festosamente (e pacificamente) la hall del Garden. Mancava solo la società, e di questo ci spiace. Ma volevamo respirare l'aria di calcio. Tutto sommato dopo quello che è accaduto in queste settimane fai finta sempre di scordartelo quando vedi che tutto sembra iniziare come dovrebbe. È vero, mancano dei giocatori (e non potrebbe essere altrimenti), ma quelli mancavano anche quando le cose sembravano in ordine. Il problema (paradossalmente) non è quello. Toscano dispensa sorrisi e ottimismo. È lui il garante tecnico ora di questa nuova avventura. Lui più di Cozzella tornato in pista dopo almeno un mese di silenzio (non suo, della società riguardo lui). Non crediamo di essere stati male informati sul lungo corteggiamento a Marco Valentini. È evidente ritenere una sorpresa Cozzella in ritiro. Per fortuna il rapporto con Toscano non è in discussione. Ma è altrettanto evidente che è in Toscano che la tifoseria rossoverde ripone le più grandi speranze. E soprattutto il fatto che lui sia tornato regala speranze e certezze anche sull'impegno della società. Eccola allora la grande svolta del ritiro. La faccia di Toscano. Sorridente, serena. Non sembra passato neanche un giorno da quando venne esonerato alla fine dle girone d'andata. Anzi: sicuramente era più stressato allora. Avverte sensazioni positive, dispensa ottimismo, pacche sulle spalle ai suoi ex/nuovi giocatori. E i tifosi – come è ovvio che sia – sono dalla sua parte. Vogliono foto, gli stringono la mano. È tornato Mimmo, è tornato l'entusiasmo. Sarebbe ingeneroso però mettere tutto sulle spalle dell'allenatore. Perché in ogni società che si rispetti dietro ogni grande allenatore c'è una grande società. Poi uno come Toscano può dare (e noi lo speriamo fortemente) il suo imprinting, mettere la sua esperienza al servizio della società. Ma la società deve essere presente. Ieri non c'era né la famiglia Longarini, né il presidente Masoni (che dal 2 luglio non si è fatto mai più né vedere né sentire). Non c'era neanche Dominicis che ha presenziato (con facente funzioni da "presidente") all'incontro di programmazione fra Toscano e Cozzella. Ci fosse stato qualcuno, sarebbe stata la giusta occasione per chiarire qualche dubbio, ma soprattutto per iniziare senza neanche un'ombra. Quello che si sarebbe meritato l'entusiasmo genuino dei tifosi e il sorriso di Toscano. La Ternana è pronta a partire, senza porsi un limite. Lo scopriremo cammin facendo…
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