Buttata una buona opportunità. Sbagliato l’approccio e il primo tempo. Bastava giocare 90 minuti…

Aver assistito all’assalto finale della ternana, essersi mangiati le mani per le occasioni di Avenatti, Di Livio, Defendi e Di Noia (più il tiro di Germoni appena fuori) non fa che accrescere il rammarico… Perché la Ternana non ha giocato così sin dal primo minuto? Voi direte ci sono anche gli avversari. D’accordo. Il Benevento è una squadra frizzante, interessante, che gioca un buon calcio. Ma fuori casa aveva vinto solo a Bari.

E soprattutto se tu la aiuti ha vita facile… la serata di Masi è stata (soprattutto all’inizio) da dimenticare. I ballottaggi di Carbone non si sono rivelati fortunati. Anzi purtroppo decisivi al contrario: Della Giovanna ha sofferto tantissimo Ciciretti. Surraco ha girato a vuoto senza essere mai incisivo o quell’elemento di collegamento fra centrocampo e attacco. Poi ci sono state le prestazioni decisamente sottotono di alcuni elementi chiave come Defendi, Petriccione e soprattutto Falletti.

Non è un caso se nel secondo tempo la Ternana ha giocato molto meglio. Sarà stata la foga e la necessità di dover pareggiare, sarà stato il calo del Benevento. Una chiave di lettura però potrebbe essere quella di scelte corrette nella seconda frazione. Più sicurezza, più energia, più idee. Con il contestuale spostamento di Falletti nella sua posizione ideale: il trequartista.

Le assenze nella Ternana non possono non pesare. La Gumina e Avenatti avevano trovato un’intesa naturale, da affinare, certo, ma sicuramente efficace. Così il sistema di gioco con il trequartista. Sembra paradossale ma anche uno come Germoni (per vigoria fisica e intensità) ormai pare insostituibile. E stiamo parlando di coetanei a testimonianza di come la maturità calcistica non arrivi necessariamente con quella anagrafica: è un mix di difficile interpretazione.

La squadra è partita male, Carbone pure. Hanno avuto la forza e la bravura di cambiare in corsa, di arrivare ad un passo dal rimetterla in piedi. Ma non è successo. E rimane il rammarico di non aver giocato per metà gara. Un tempo letteralmente regalato agli avversari. E la Ternana non se lo può permettere. Né contro il Benevento, né contro chiunque altro in questa serie B.

Per mantenere la categoria c’è bisogno di giocarne 95 di minuti, sbagliando il meno possibile. Questa sconfitta ha tanti papà: e anche la bravura di Gori che in almeno 3 circostanze ha salvato il Benevento. Contro il Novara il secondo portiere ci aveva favorito, stavolta ci ha castigato.

La ricetta (o la soluzione) stavolta è semplice: basta giocare 90 minuti…