Catania e Ternana: così simili, così diverse
Così simili, così diverse. Catania e Ternana a 6 giornate dal termine del campionato sono appaiate a quota 44 e vantano lo stesso numero di vittorie (11), di pareggi (11) e di sconfitte (14). Però la differenza reti della compagine siciliana è + 2, grazie ai 52 gol realizzati (quarto attacco dopo quelli di Pescara, Carpi e Frosinone) e ai 50 subiti (quart’ultima difesa, migliore soltanto di quelle di Trapani, Varese e Brescia). Viceversa la differenza reti della Ternana è– 10, in virtù di 31 reti messe a segno (penultimo attacco, finora ha fatto peggio soltanto il Modena) e di 41 incassate (ottava difesa, alle spalle di quelle di Carpi, Vicenza, Bologna, Avellino, Latina, Perugia e Spezia). Insomma, i Lupo segnano molto e molto subiscono, mentre le Fere stentano in zona-gol ma fanno leva su una buona tenuta difensiva (nessuna rete al passivo da oltre 400 minuti e porta di Brignoli inviolata nelle ultime 4 gare, quelle disputate contro Carpi, Bari, Spezia e Perugia che hanno fruttato 8 punti. Ancora migliore la striscia positiva della formazione etnea, che ha colto un poker di vittorie contro Avellino, Varese, Trapani e Latina. E per finire il Catania con i 33 punti conquistati al “Massimimo” vanta il settimo rendimento casalingo mentre la Ternana tra le mura amiche è il fanalino di coda con 19 punti. In definitiva: Il Catania vince spesso in casa ma stenta parecchio in trasferta e segna e incassa molto mentre la Ternana arranca di fronte ai propri tifosi e fatica in zona-gol ma va a gonfie vele sui campi avversi e ai affida alla stabilità del proprio pacchetto arretrato. Peraltro rabberciato a Catania per le squalifiche di Meccariello e Vitale, per gli infortuni di lungo corso di Masi e Ferronetti e per i recenti problemi fisici di Bastrini e quindi destinato a contrapporsi all’attacco a quatto stelle dei padroni di casa (Calaiò e Maniero, Castro e Rosina) in condizioni di piena emergenza. Il pronostico pende dalla parte di RInaudo e compagni, me le Fere vogliono ribadire la propria fama di squadra corsara.