Tiene banco il mercato visto che siamo prossimi alla chiusura di questa finestra invernale. Ed è un peccato perché meriterebbe maggiori approfondimenti la Ternana che mette dentro giovani a getto continuo e fa risultato giocando con carattere e autorevolezza. Perciò di mercato siamo quasi costretti a parlare anche se a ben vedere la Ternana non è tra le società più attive in questo senso. C’è la questione Ceravolo che sembra agitare l’ambiente. Forse anche oltre il lecito. Perché c’è un dato di fatto che non si può negare, oggi un po’ tutti i giocatori sono da considerarsi sul mercato dalla serie A alla Lega Pro. Perché non ci sono soldi e così torna prepotentemente di moda la massima di uno dei maggiori esponenti del calcio italiano “quando un calciatore ha raggiunto una valutazione importante devi venderlo”. E’ successo anche anni fa con Vieri e Zidane giusto per citare qualche esempio.
La Ternana potrebbe farlo con Ceravolo anche se a gennaio è assai più difficile e rischioso che in estate. E non perché il giocatore non sia di valore, quanto perché la regola del mercato non va tradita. Le condizioni perché la cessione si concretizzi però sono diverse. Intanto che ci sia una richiesta vera e con essa un’offerta irrinunciabile. Eppoi che ci sia la disponibilità del calciatore, presupposto fondamentale visto che a gennaio si parla di elementi contrattualizzati. Non ultimo, anzi priorità assoluta, dev’esserci l’alternativa pronta da consegnare a Tesser. Eppoi, considerazione finale, la valutazione del peso che ha il calciatore nello spogliatoio e sull’ambiente rossoverde in generale. Insomma, valutazioni che pesano e che rendono il contatto, per interposta persona, tra Trapani e Ternana tutt’altro che una trattativa.
Ma la Ternana, come detto, potrebbe anche cedere l’attaccante che quest’anno fin qui ha segnato sei gol dopo averne realizzati due (uno a stagione) in quelle precedenti. Potrebbe farlo a condizione di avere un’alternativa pronta all’uso, non un ragazzo come lo sono Dougandzic o Milinkovic. Perché sono situazioni diverse. I due sono arrivati per sostituire Diop che non aveva avuto peso nell’organico rossoverde.
Una scelta oculata soprattutto in proiezione futura. Perché oggi la Ternana, che spera di avere un contributo immediato dai due, avrà modo di valutare due elementi interessanti e decidere se riscattarne i cartellini a fine stagione. Operazione tecnicamente ed economicamente valida, c’è poco da girarci intorno. Con Ceravolo è diverso. Dovesse cambiare casacca al suo posto dovrebbe arrivare un elemento in grado di garantire, almeno sulla carta, un rendimento analogo a quello dell’attaccante calabrese: scommettere su uno sconosciuto sarebbe troppo rischioso. Anche se va dato atto a Cozzella di aver rischiato quasi sempre sugli elementi giusti fino a questo momento. Da Fazio a Brignoli e Meccariello fino ad arrivare ai vari Avenatti, Valjent, Palumbo, Russini, Taurino e altri già in rampa di lancio. Nomi e fatti che meritano la giusta considerazione e che danno valore al lavoro del direttore sportivo rossoverde, buono per il passato, per il presente e ancora di più per il futuro.
Anche perché ha trovato in Tesser un allenatore disposto a lavorare con la squadra che gli consegna la società, anche se, come nel caso della Ternana, ha dentro tanti giovani. Quelli che oggi sarebbe giusto non definire più “primavera aggregati” visto che in campo hanno dimostrato di poter stare tranquillamente con i più navigati. Scelte importanti. Scelte azzeccate che dovrebbero aumentare il credito di una società che potrà pure non vincere l’oscar della simpatia (questione di gusti!) ma che, dati alla mano, ha vinto un campionato, due volte si è salvata in B e adesso sta portando avanti una stagione interessante. Più di quanto non si potesse immaginare in estate. Con qualche rischio, fin qui calcolato visto il valore dei giovani.
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