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Ceravolo superstar! E ora i playout…

La Ternana torna al successo superando per 2-0 (e con pieno merito) un Bari lanciato verso la zona play off dopo 4 risultati utili consecutivi. E lo fa a 53 giorni dall’ultima vittoria, colta (anche in quella circostanza in notturna) domenica 8 febbraio contro il Brescia. In quella occasione la rimonta delle Fere ai danni delle Rondinelle viene iniziata da Avenatti e  completata da Ceravolo (anche se la Lega gli toglie la gioia del gol, attribuendone la paternità al portiere avversario). Questa volta invece il bomber calabrese realizza una doppietta di cui nessuno può privarlo, salendo a quota 11 (o 10, fate voi…) ed eguagliando così lo score della propria stagione migliore, quella vissuta nel 2011-12 nella Reggina. Momento magico per l’attaccante di Locri, finora sempre presente (34 presenze in altrettante giornate, 26 come titolare) e spesso protagonista in positivo, soprattutto nel girone di ritorno, a partire dalla vittoriosa trasferta di Pescara, nella quale realizza a metà ripresa la seconda rete della Ternana lasciando di stucco Aresti, estremo difensore abruzzese. Questa volta invece è  Guarna (incolpevole, a differenza dei suoi compagni di reparto) ad arrendersi 2 volte nell’arco di 10 minuti al destro “a rientrare” dell’ex atalantino. E così la Ternana (che in caso di pareggio si sarebbe ritrovata per la prima volta in questo campionato al terz’ultimo posto, con 38 punti e alla pari col Catania) si tira fuori dalla zona play out, agganciando a quota 40 il Latina (che però attende di recuperare il derby di Frosinone) e la V. Entella (piegata tra le mura amiche dal Perugia). Autentica boccata di ossigeno per la compagine di Tesser, che tuttavia ha un solo punto di vantaggio su Cittadella, Crotone, Modena e Pro Vercelli (al momento un paio di queste squadre disputerebbero lo spareggio-salvezza mentre le altre lo eviterebbero grazie alla classifica avulsa). Insomma, il migliore Ceravolo La Ternana torna al successo superando per 2-0 (e con pieno merito) un Bari lanciato verso la zona play off dopo 4 risultati utili consecutivi. E lo fa a 53 giorni dall’ultima vittoria, colta (anche in quella circostanza in notturna) domenica 8 febbraio contro il Brescia. In quella occasione la rimonta delle Fere ai danni delle Rondinelle viene iniziata da Avenatti e  completata da Ceravolo (anche se la Lega gli toglie la gioia del gol, attribuendone la paternità al portiere avversario). Questa volta invece il bomber calabrese realizza una doppietta di cui nessuno può privarlo, salendo a quota 11 (o 10, fate voi…) ed eguagliando così lo score della propria stagione migliore, quella vissuta nel 2011-12 nella Reggina. Momento magico per l’attaccante di Locri, finora sempre presente (34 presenze in altrettante giornate, 26 come titolare) e spesso protagonista in positivo, soprattutto nel girone di ritorno, a partire dalla vittoriosa trasferta di Pescara, nella quale realizza a metà ripresa la seconda rete della Ternana lasciando di stucco Aresti, estremo difensore abruzzese. Questa volta invece è  Guarna (incolpevole, a differenza dei suoi compagni di reparto) ad arrendersi 2 volte nell’arco di 10 minuti al destro “a rientrare” dell’ex atalantino. E così la Ternana (che in caso di pareggio si sarebbe ritrovata per la prima volta in questo campionato al terz’ultimo posto, con 38 punti e alla pari col Catania) si tira fuori dalla zona play out, agganciando a quota 40 il Latina (che però attende di recuperare il derby di Frosinone) e la V. Entella (piegata tra le mura amiche dal Perugia). Autentica boccata di ossigeno per la compagine di Tesser, che tuttavia ha un solo punto di vantaggio su Cittadella, Crotone, Modena e Pro Vercelli (al momento un paio di queste squadre disputerebbero lo spareggio-salvezza mentre le altre lo eviterebbero grazie alla classifica avulsa). Insomma, il migliore Ceravolo della propria carriera tira fuori le Fere dalle sabbie mobili. Adesso però c’è bisogno di continuità. Perché per conquistare la permanenza nel torneo cadetto servono altri 9-10 punti, da conquistare nelle ultime 4 gare casalinghe (contro Perugia, Frosinone, Pro Vercelli e Varese) e nelle ultime 4 trasferte (tra La Spezia, Catania, Lanciano e Modena). Tradotto in soldoni: l’obiettivo è ancora lontano. Raggiungibile, ma lontano. E perseguibile solo attraverso lo spirito “da vere Fere” evidenziato contro un Bari discreto nel primo tempo e letteralmente sparito dal campo dopo lo svantaggio. Ecco, da ora in poi un atteggiamento del genere sarà rigorosamente vietato, anzi sarà obbligatorio lottare col coltello tra i denti su ogni pallone e in tutte le 8 finali che mancano da qui alla fine del campionato. A prescindere dalle scelte dell’allenatore relative al modulo (3-5-2 o 4-3-1-2) e all’undici di partenza.della propria carriera tira fuori le Fere dalle sabbie mobili. Adesso però c’è bisogno di continuità. Perché per conquistare la permanenza nel torneo cadetto servono altri 9-10 punti, da conquistare nelle ultime 4 gare casalinghe (contro Perugia, Frosinone, Pro Vercelli e Varese) e nelle ultime 4 trasferte (tra La Spezia, Catania, Lanciano e Modena). Tradotto in soldoni: l’obiettivo è ancora lontano. Raggiungibile, ma lontano. E perseguibile solo attraverso lo spirito “da vere Fere” evidenziato contro un Bari discreto nel primo tempo e letteralmente sparito dal campo dopo lo svantaggio. Ecco, da ora in poi un atteggiamento del genere sarà rigorosamente vietato, anzi sarà obbligatorio lottare col coltello tra i denti su ogni pallone e in tutte le 8 finali che mancano da qui alla fine del campionato. A prescindere dalle scelte dell’allenatore relative al modulo (3-5-2 o 4-3-1-2) e all’undici di partenza.

Luca Giovannetti

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