Cesena, 11 giugno 1989. Quel giorno c’ero anch’io

Cesena, 11 giugno 1989. Quel giorno c’ero anch’io

Quel giorno eravamo partiti molto presto, addirittura verso le 8:00 del mattino. E dire che la distanza che ci separava da Cesena non era poi così tanto lunga…

Però tanta era l'attesa (la notte precedente non avevo chiuso occhio), tanta era l'emozione, tanta la voglia di raggiungere prima possibile quella terra romagnola dove nel pomeriggio si sarebbe realizzato l'evento, che alla fine io e il mio editore radiofonico, Enrico Briotti (Radio Antenna Musica), decidemmo di partire presto, anche per gustarci la marea di tifosi Ternani che andavano all'assalto di un sogno fino a pochi mesi prima ritenuto impossibile…

E allora…un salto in macchina e via all'avventura!

Nonostante l'ora mattutina l' E 45 era già piena di tifosi delle Fere.

Qualcuno addirittura in vespa, in motorino, ma tutti con la segreta speranza di poter sfoggiare quella maglietta che in molti già si erano preparati: "A Cesena c'ero anche io" !

Arrivati intorno alle 10:30 allo stadio Dino Manuzzi, la vecchia "La Fiorita",  c'era già un gran casino di tifosi della Ternana.

Dei tifosi del Chieti per il momento nessuna traccia…

Il caldo di un'estate già accesa si faceva sempre più sentire e intorno alle 11:00 la gente cominciò a rumoreggiare perché non si decidevano ad aprire i cancelli.

Quando finalmente vennero spalancati, un'invasione rossoverde riempì quasi in un attimo il Manuzzi.

Tutta la curva e gli interi distinti vennero letteralmente presi d'assalto. E a mezzogiorno lo stadio era già un tripudio di bandiere rossoverdi.

Eravamo in 15.000 quel giorno a Cesena… una vera invasione oceanica.

E alle 13:00 io ero già dentro il campo, perché quel giorno mi sarei dovuto occupare della radiocronaca dal bordo del terreno di gioco. Un'emozione nell'emozione!

Alla fine giunsero anche i tifosi del Chieti, nella curva opposta: due o tremila a voler essere ottimisti…

All'ingresso dei ragazzi in campo per il riscaldamento (si fa per dire data l' afa opprimente) salì al cielo un  un boato indescrivibile ad un'unica voce da far accapponare la pelle…"Fere-Fere" !

Poi alla fine iniziò alla partita. E debbo riconoscere che fu una partita piuttosto noiosa e nervosa.

Tanto è vero che ci vollero i calci di rigore per decidere le sorti del campionato.

Ed io li raccontai agli amici ascoltatori di R.A.M. proprio da lì, dietro la porta, sotto la nostra curva.

Ricordo ancora con emozione che quando Sossio Perfetto insaccò il suo calcio di rigore mi venne incontro quasi in estasi e ci abbracciamo piangendo come due ragazzini…

Poi un giocatore del Chieti, mi sembra Leoni, ma potrei sbagliarmi data la lontananza nel tempo dei ricordi, sbagliò il rigore decisivo…

E per la Ternana, per i Ternani, per Terni dopo tante tribolazioni fu Promozione!

E fu una gioia incommensurabile per tutti!

Per i tifosi che invasero festosamente il terreno di gioco, per i giocatori che non si sottrassero all' abbraccio delle proprie genti, per Claudio Tobia e per Ernesto Bronzetti che continuavano a piangere abbracciati stretti stretti in una maniera addirittura commovente…

E sull'onda dell'entusiasmo mi ritrovai senza neanche essermene accorto all'interno dei nostri spogliatoi, dove riuscii a cogliere le emozioni del momento, carpendo qualche battuta intrisa di pianto e di gioia ai nostri ragazzi, ma finendo con l'essere letteralmente inzuppato dai fiumi di spumante che nel frattempo scorrevano copiosamente …

Non uscimmo dallo stadio prima delle 19:30 o forse erano addirittura le 20 …

E il viaggio di ritorno durò addirittura 7 ore… tanta era la fila continua, interminabile, gioiosa  di pullman (ben 136 se non vado errato!), di automobili, di motociclette, di vespette e di motorini dei nostri tifosi che avevano invaso Cesena per vivere quel mitico giorno che resterà stampato per sempre a lettere di fuoco nei nostri cuori di tifosi delle Fere!

Grazie ragazzi per quell'emozione unica, incredibile, indimenticabile che avete saputo regalarci!

I "ragazzi del 1989"…