Cessione vicina! Offerta giusta, niente rialzo di Longarini: molla o sorpresa…
La squadra soffre, un punto in quattro partite, ma continua a galleggiare in acque abbastanza tranquille, quelle che in estate erano state immaginate per la navigazione di una Ternana costruita con pochissime risorse stante la volontà di cedere il club, espressa dalla proprietà con una certa fermezza. Ora la cessione è vicina. C’è un’offerta concreta che pareggia la richiesta dei Longarini. Un’offerta avanzata da un gruppo ritenuto solido e credibile dalla stessa proprietà rossoverde. Deve decidere Longarini cosa fare, se passare la mano come ha annunciato per il tramite del presidente-amico-consigliere Francesco Zadotti o, riservandoci un ennesimo colpo di teatro, tenersi ancora la Ternana.
Entrambe soluzioni buone se poggiano su una base credibile, se animate da un progetto serio che inevitabilmente impone l’investimento di capitali. Di quei capitali che Longarini ha messo a disposizione negli anni passati, anche in misura esagerata e senza un ritorno adeguato. Capitali e idee, voglia di confrontarsi e rapportarsi con la città per costruire qualcosa d’interessante. Nessuno fa voli pindarici, nessuno chiede l’impossibile perché ogni ternano ha ben presente la crisi che ha investito la città, le difficoltà nel gestire anche imprese più semplici di una Ternana che, vale la pena ricordarlo, non trova ternani nel proprio nucleo societario ormai da oltre trent’anni.
La città non può chiedere rispetto e un programma che consenta di tenere in vita con dignità una società che ha storia e blasone, anche se un po’ sgualcito. Che ha saputo far crescere giovani importanti lanciandoli nel calcio che conta. I ternani si aspettano proprio questo: una società capace di mettere sul tavolo idee e voglia di fare, di rinsaldare il rapporto con la città puntando proprio sulla valorizzazione dei giovani, sulla realizzazione di strutture che diano risposte che vanno al di la del fatto meramente sportivo-agonistico di businnes. I ternani hanno una gran voglia di sentirsi parte attiva nel “progetto ternana” di ritrovarsi coinvolti pienamente dopo anni di relazioni difficili.
Siamo ad un bivio. In ogni caso una decisione va presa rapidamente per fare finalmente chiarezza, per sgombrare il campo dalle mille voci che stanno tartassando l’ambiente dall’estate scorsa. Chiarezza indispensabile per dare certezze ad una squadra che ha bisogno di sentire intorno a se la presenza costante della società. Una presenza che nel tempo si è venuta affievolendo per la stanchezza del presidente, per la voglia di mollare di Longarini.
Passare o raddoppiare quindi. A patto che si faccia in fretta e che sia una scelta ben ponderata che abbia quale fine ultimo la crescita della Ternana. Stando alle indiscrezioni Longarini non ha alzato il prezzo nel momento in cui ha trovato l’acquirente possibile. E’ stato di parola: l’offerta ha pareggiato la richiesta. Sistemata quindi la questione economica resta quella di cuore. Passare o raddoppiare: l’ultima parola spetta a Longarini.