Come sopravvivere quando le risposte non sono quelle che vorresti
Chi si aspettava grandi risposte ed epiche rivelazioni dalla conferenza di presentazione del nuovo CdA, con buona probabilità avrà visto deluse le proprie aspettative, chi chiedeva di trovare risposta a tutti gli interrogativi sul futuro prossimo, molto prossimo, della Ternana dovrà ancora pazientare.
Prima del grande incontro si era provato a riassumere per sommi capi quelle che erano le domande che ognuno di noi avrebbe voluto porre ai dirigenti presenti in sala, quegli interrogativi che ronzavano da tempo nella testa di tutti, chi più chi meno. Che nuove sull'allenatore e sul direttore sportivo? Cosa si farà in questo mercato estivo? Si cercherà di ricucire il rapporto con una piazza che nel tempo si è disamorata? Quale sarà il futuro della società? Questo è quello che un po' tutti, tifosi o giornalisti, speravano di sapere e di scoprire, molto dovrà ancora attendere prima di essere svelato a pieno.
Prima fra tutte la questione allenatore e ds. Già, perchè nonostante la nostra parte meno razionale sperasse di avere nomi, cognomi e dettagli già durante questa conferenza, la nostra ragione immaginava che non sarebbe andata così. Certo, ci si aspettava probabilmente qualche indiscrezione, qualche indizio che ci potesse instradare verso la soluzione del dilemma, invece di un rinvio a data da destinarsi (7/10 giorni) e un "oggi parleremo solo dell'assetto societario"; ma questo è. Possiamo continuare ad ipotizzare una gran quantità di scenari e possibilità, tutti ipotizzeremo una gran quantità di scenari e possibilità, ma resta il fatto che, ci piaccia o meno, non avremo l'ufficialità prima di quando non decideranno di farcela avere.
Discorso che, per certi versi, va di pari passo con quello che riguarda il tipo di mercato che verrà condotto, perchè comporre una rosa senza avere un allenatore sarebbe quanto meno rischioso, questo possiamo ammetterlo, anche se d'altra parte possiamo tranquillamente ammettere che una rosa composta attualmente da 11 giocatori risulti davvero esigua a 10 giorni dal ritiro. Serve tempo e fiducia, è stato detto, e allora tutti, anche chi non pensa di farcela, proviamo a dare tempo e fiducia. Non aspettiamoci spese folli sul mercato, budget stellari o una parata di nomi con un ingaggio da giramento di testa, il consiglio di amministrazione, Masoni in testa, è stato chiaro riguardo questo punto: una politica economica di rigore, un tetto massimo da spendere non diverso da quello di altre squadre che hanno fatto grandi cose, e tanta attenzione al settore giovanile e ai giovani. La Ternana non investirà cifre esagerate, come fece nel secondo campionato di Serie B, questo ha detto Simone Longarini, e niente ci porta a pensare che andrà diversamente, ed effettivamente non ci sono prove che investimenti troppo consistenti portino a risultati all'altezza. Quello che conta è essere consapevoli delle scelte che vanno operate per imbastire una rosa all'altezza di un campionato impegnativo, lungo e cangiante come quello cadetto.
Risposte decisamente meno (volutamente) evasive le abbiamo avute, però, sul futuro della Ternana e sul rapporto con la piazza.
La questione della cessione societaria è sempre un terreno pieno di anse e sentieri diversi, tutti percorribili. Per adesso, il fatto che Edoardo Longarini si sia preso un posto nel CdA della Ternana, e che Simone Longarini sia venuto a Terni a presentare il nuovo presidente, è per stessa ammissione di chi era presente al Garden un chiaro indizio che la proprietà intende mantenere le redini della società, e che la vendita non sia in alcun modo la priorità dietro la quale sta andando la dirigenza, anzi. Ciò non toglie che, se si presentassero acquirenti seri e affidabili interessati alla Ternana, la Ternana stessa non potrebbe passare di mano. Ma se è vero che Masoni si considera presidente e non traghettatore, allora è anche vero che possiamo non attenderci nel breve periodo una vendita.
Più complesso e insidioso è il discorso dei rapporti tra tifoseria e proprietà. Per stessa ammissione di Longarini, che della Ternana ha vissuto gli alti e i bassi, di errori ne sono stati fatti in dirigenza, alcuni sono stati anche pagati a caro prezzo da città e società, e non vanno assolutamente ripetuti, ma è altresì necessario che fra chi decide e chi tifa ci sia unità di intenti. Serve dialogo per andare nella stessa direzione, serve uno scambio di opinioni costante nel tempo e condotto con pazienza per dirsi chiaramente quali sono gli obiettivi; quello che non serve è l'assenza, l'arroccarsi nel proprio fortino e il chiudersi nel mutismo più sterile. Il presidente Masoni ha detto che sarà presente nella vita quotidiana della Ternana, Simone Longarini ha detto che la famiglia ci sarà ogni qualvolta ce ne sarà bisogno, sicuramente più di quanto fatto in passato. Se così sarà si potrà lavorare ad una ricostruzione di quanto si è perso in questi anni, se così sarà forse un po' di ruggine potrà essere tolta, piano e con cautela. Se è vero che ci sarà una presentazione della squadra, quando la rosa sarà completa, potrebbe essere un passo verso il miglioramento della reciproca convivenza, per il bene della Ternana prima di tutto e di chi la ama poi. E' un fatto innegabile che non sarà semplice rimettere insieme i cocci di qualcosa che si è crinato, ma ognuno farà la propria parte, un pezzo per volta, e poi vedremo quali saranno i risultati. Sperando che siano buoni.
Ecco, chi si aspettava grossi proclami dall'incontro con la stampa, sicuramente è rimasto deluso, chi voleva tutte le risposte ne ha trovate solo alcune, spesso vaghe. Ma ormai ci siamo, ormai siamo tutti in ballo: non resta che ballare, o no?