Come un grande pugile, Ternana incassa e riparti
Vietato far drammi per una sconfitta, anche se pesante e inaspettata
Pensavo che la Ternana perdesse a Pineto? No. Che proponesse la sua peggiore esibizione stagionale? No davvero. Ma pensavo e penso sempre, prima di ogni partita, che l’evento sconfitta può concretizzarsi. E’ la legge dello sport. Si può vincere e perdere in qualunque momento, contro qualsiasi avversario. Certo, è più facile che il più forte (avendolo dimostrato) più spesso vinca. Ma non è impossibile perda.
Questo per dire che la sconfitta della Ternana a Pineto è stata inaspettata ma che, tutto sommato, non c’è da gridare allo scandalo visto che gli abruzzesi sono una buona squadra e che hanno saputo mettere sotto anche altri avversari più titolati nel corso della stagione. Restano la sorpresa, l’amarezza. Condite però da una grande voglia di riscatto, dalla rabbia che un evento negativo genera.
Per questo stupisce leggere commenti social particolarmente negativi. Di quelli che danno già per morta e sepolta la speranza di promozione della Ternana. Così come sorprende il silenzio della società in un momento che potrebbe risultare topico per il futuro del club in questa stagione e forse anche per quelle a venire. Perché aver salvato la Ternana è un grande merito ma farla crescere sana lo è ancora di più.
Mi sarei aspettato analisi anche dure e spietate. Ma anche sostegno totale ad un gruppo che fin qui ha portato avanti una stagione formidabile come testimonia la lunga serie positiva, come confermano i numeri: gol segnati e subiti. A dispetto di tanti elementi negativi che avrebbero potuto far saltare il banco in più di una circostanza. Che Capuano e soci hanno saputo superare con decisione.
Mai dimenticare la propria storia
Perché forse i 21 risultati utili consecutivi hanno fatto dimenticare l’inizio travagliato della stagione, il cambio traumatico di proprietà intervenuto per tenere a galla una barca che stava affondando, ma anche l’andirivieni di dirigenti apicali, il mercato perfezionato quasi al suono del gong. Nonostante questo Abate e Mammarella (i due segno della continuità) e tutti i giocatori hanno saputo reagire alle avversità diventando protagonisti assoluti.
Parlo di storia recente, non c’è bisogno di tornare troppo indietro negli anni per capire che quest’anno la Ternana sta facendo qualcosa di veramente importante. Che non proprio niente di scontato perché star lì a provare di risalire subito dopo una retrocessione pesantissima ha il sapore dell’impresa. Che a pochissimi è riuscita. E il popolo rossoverde che ha memoria storica ne sa qualcosa.
Resettare e ripartire
Sono i termini più usati in momenti come questi. Io aggiungerei anche lavorare a testa bassa avendo un solo obiettivo davanti: fare quanti più punti possibile, senza curarsi degli altri. Impegno che coinvolge tutti. La società chiamata ad intervenire sul mercato per aggiungere risorse ad un gruppo che ha perso pezzi importanti e mostra qualche crepa. Tecnico e giocatori che dovranno “pedalare a testa bassa”.
La sconfitta non può aver cancellato le certezze acquisite fin qui. E’ su quelle e sulla compattezza del gruppo che Abate e i suoi dovranno far leva, contando perché lo meritano, su altri elementi irrinunciabili: la solidarietà, la vicinanza, il sostegno totale della società e della città. Perché la Ternana che ha recuperato punti nel girone d’andata può ripetersi nel ritorno. Anche se sarà ancora più difficile.