Così parlò Zarathustra

"Così parlò Zarathustra, un libro per tutti e per nessuno" (in tedesco Also sprach Zarathustra. Ein Buch für Alle und Keinen) è il titolo di un celebre  libro del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche.

Gran parte dell'opera tratta i temi dell' "eterno ritorno", della parabola della "morte di Dio" e la profezia dell'avvento dell' "oltreuomo", che erano stati precedentemente introdotti ne "La gaia scienza".

Definito dallo stesso Nietzsche come "il più profondo che sia mai stato scritto", il libro è un denso ed esoterico trattato di filosofia e di morale e tratta della discesa di Zarathusta dalla montagna al mercato per portare l'insegnamento all'umanità.

Per chi non se lo ricordasse, Zarathustra è stato un profeta e mistico iranico, fondatore dello Zoroastrismo e autore delle cinque "gatha" (canti religiosi) raccolte nell' "Avesta" (nome  del complesso dei libri sacri della religione di Zarathustra). 

L' ardito accostamento mi è venuto spontaneo nell' apprendere avidamente il "Presidente – pensiero" custodito in un' intervista rilasciata dall' ex A.U. della Ternana Calcio ad una nota testata giornalistica sportiva della Capitale.

E così, come Zarathustra, il "nostro" è finalmente disceso (dopo oltre 6 mesi) dalla Montagna per elargire ai noi, poveri mortali, il brodo delle sue parole, che il popolo rossoverde ha centellinato con malcelata voluttà.

Non è stata dunque vana la lunga attesa del "Verbo" presidenziale!  

Con un grosso sospiro di sollievo abbiamo appreso che la Ternana Calcio è viva, vegeta e proiettata nel futuro!

Ma non basta.

Abbiamo appreso anche che il buon risultato della passata stagione dovrà essere migliorato (imperativo categorico!) e che entro questa settimana saranno addirittura svelati i nomi del prossimo Direttore Sportivo (Larini) e dell' allenatore (Bollini) ; e ciò con notevole anticipo sui tempi "standard" della società.

E questa è cosa buona e giusta.

Inoltre, i "gioielli di famiglia "  (Falletti, Avenatti, Palumbo, Tascone) resteranno a Terni,  a meno che non si presentino "lucrose" ipotesi di cessione.

Ciò mi sembrerebbe già essere un grosso passo in avanti, visto come sono state dilapidate in precedenza autentiche "fortune" calcistiche come Candreva, Jimenez, Kharja, ecc.

Resta il fatto però che della conferma di altri prezzi pregiati non se ne intuisce nulla. Anzi uno di loro, il buon Ceravolo, sta per accasarsi a Pescara con un eccellente contratto triennale in saccoccia. In bocca al lupo, Fabio!

Ma quello che più stupisce "positivamente" e, nel contempo, rappresenta un autentico "quid novi" nel panorama calcistico internazionale, è che i calciatori che verranno a giocare nella Ternana dovranno sposare non il "progetto", così come si usa fare abitualmente nel mondo del pallone, ma, al contrario, la "causa".

E chi verrà a Terni non lo dovrà fare per soldi, "ma perchè ha voglia di vivere in un ambiente sano e competitivo, dove prima di tutto c'è l' impegno, sempre!" (dichiarazione testuale del Presidente Longarini).

Questa, signori miei, rappresenta una vera e propria "rivoluzione Copernicana" nel gioco del calcio!

Il calciatore professionista non dovrà più pensare al proprio stipendio, ma solo ad impegnarsi per vivere in un ambiente sano e competitivo!

Quanta romantica "poesia" in questa sintetica ma assai suggestiva affermazione, che finirà sicuramente con lo sconvolgere le regole dello sport più bello del mondo!

E già vedo gli Ibrahimovic, i Messi, i Cristiano Ronaldo, i Pogba, i Bale, i Nejmar, i Suarez pronti a precipitarsi a Terni per sposare la nuova causa Longariniana, felici di rinunciare ai milioni dei loro lucrosissimi ingaggi per venire finalmente a vivere in un ambiente "sano e competitivo", dove conta solo "l' impegno", senza più essere condizionati dalle  miserie del laido denaro!

Bello e toccante, infine, è stato il caloroso invito rivolto ai tifosi della Ternana di tornare ad affollare gli spalti del Liberati, in cambio della promessa del "massimo impegno" da parte della società.

Sono convinto, pertanto,  che, date le premesse e le promesse contenute nell' intervista "rivelazione", rilasciata giustamente solo ad un giornale romano, perchè – è cosa nota – i giornalisti ternani non sono assolutamente degni di raccogliere il "verbo" proferito dal Presidente, già a partire dalle partite di Coppa Italia il Liberati tornerà ad affollarsi come ai bei tempi, al fine di poter ammirare una squadra fatta di giocatori tutti votati alla "causa" e assolutamente disdegnanti la "vil pecunia" (che volgarità!).

Voglio concludere questo ennesimo parto del mio deformato ingegno citando una brano del "Mito della caverna" di Platone (celeberrimo dialogo tra Socrate e un suo discepolo, tratto dal Libro VII della Repubblica), dal quale lo stesso Friedrich Nietzsche, autore del già citato "Così parlò Zarathustra", ha attinto a piene mani:

"qualora un prigioniero venisse liberato e costretto d'un tratto ad alzarsi, volgere il collo, camminare e guardare verso la luce, e nel fare tutto ciò soffrisse e per l'abbaglio fosse incapace di scorgere quelle cose di cui prima vedeva le ombre, come credi che reagirebbe se uno gli dicesse che prima vedeva vane apparenze, mentre ora vede qualcosa di più vicino alla realtà e di più vero, perché il suo sguardo è rivolto a oggetti più reali, e inoltre, mostrandogli ciascuno degli oggetti che passano, lo costringesse con alcune domande a rispondere che cos'è? Non credi che si troverebbe in difficoltà e riterrebbe le cose viste prima più vere di quelle che gli vengono mostrate adesso?"

 

"E di molto!", esclamò.