Crollo nel finale, “crollo” in classifica, ma attenzione: non guardate solo il risultato

La Ternana ancora una volta se l’è giocata a viso aperto e stavolta però lo sgambetto non è riuscito. La PochesciBand è stata punita dalle sue stesse armi. Per una volta Longo si è tolto giacca e cravatta e sul 2-2 ha messo in campo tutti gli attaccanti che aveva, e così la Ternana, che già era sbilanciata di suo per cercare di recuperare la partita (cosa che aveva fatto) è andata in difficoltà e ha subito nei 10 minuti finale una punizione anche troppo severa.

Sia ben chiaro il Frosinone non ha rubato nulla e ha meritato la vittoria. La Ternana di fatto si è consegnata agli attaccanti avversari e quando ti giochi l’uno contro uno contro questi giocatori qua è molto probabile che ne esci con le ossa rotte.

La Ternana perde una partita che a tratti aveva giocato bene, con grande maturità e padronanza. Con delle amnesie che sono costate care però e su questi necessariamente Pochesci deve lavorare. Fin quando la gara è stata una partita di scacchi fra Pochesci e Longo la Ternana stava meritatamente pareggiando. Aveva avuto addirittura la possibilità di andare sul 3-2 con grande spavalderia, coraggio e ambizione. Si sa: nel calcio come nella vita, chi non risica non rosica. Ma Ternana ha rischiato, non si è chiusa. Non è nelle sue corde. Ed è stata punita con le sue stesse armi: tutti gli attaccanti frusinati dentro e schemi completamente saltati.

Ci sta. Purtroppo dovremmo dire, ma ci sta. Il Frosinone è una delle squadre più attrezzate della B, forse la più forte. E la Ternana ha avuto la forza di andarsela a giocare alla pari. Non ce l’ha fatta. E ora dovrà prendere coscienza di questo e anche del fatto che esistano dei valori ai quali comunque si deve fare riferimento senza fare voli troppo pindarici.

La classifica cortissima ci porta all’ultimo posto. Insieme a tanti, ma sempre in fondo alla classifica. Non ci si deve preoccupare… ma tenere in considerazione il momento sì. Perché nonostante buone prestazioni, nonostante un attacco che gira (ma che come oggi ha bisogno di un bel numero di palle gol per segnare) c’è una difesa che deve essere registrata. Stavolta, a differenza di altre gare, non ci sono stati errori clamorosi individuali. È stato il reparto che ha funzionato poco, forse anche mal supportato in alcuni casi in fase difensiva dagli esterni. Bravo il Frosinone ad approfittarne, ma ecco uno dei motivi su cui deve lavorare l’allenatore e la squadra.

Ma quello che serve è mantenere questo atteggiamento. Sia da parte della piazza che della squadra. Aggiustare quello che ancora non gira. Prendendo spunto dai 70minuti giocati alla pari con il Frosinone. Evitare magari di prendere gol ad inizio tempo (quello di Ciofani è il 12esimo della stagione), essere meno precipitosi in alcune fasi della partita.

Ma l’atteggiamento è giusto. Una sconfitta non può cambiare una squadra