Dai caschi d’orgoglio ai segreti del crollo: i quattro fattori che hanno affossato la Ternana
È stata una brutta sconfitta. Nel risultato, nell'approccio alla partita, nella lettura di alcune situazioni. Quattro cazzotti in piena faccia che fanno male e che ora però devono servire a tenere alta la guardia.
Cosa non è andato
L'approccio – il Livorno ci ha sorpreso con un inizio scoppiettante. Ci ha messo subito sotto. Ma la brutta prestazione della difesa li ha aiutati. Ci sta una giornata storta, ma non può capitare a tutti insieme. Non è stato sbagliato l'atteggiamento tattico, ma ci sono stati dei macro errori ai quali nessuno (Tesser in testa) è riuscito a riparare. Ben al di sotto della sufficenza almeno 7 giocatori: per errori fondamentali o per non essere mai entrati in partita.
La personalità – non si compra al mercato, ma questa squadra ancora non l'ha acquisita. Ha provato è vero a non darsi mai per vinta ma alla fine di una partita pesa per 4-0 in casa ci sono stati 3 ammoniti e sono tutti del Livorno. Ancora (perché la squadra è giovane) non c'è un leader. E questo alla lunga (e in queste partite) pesa.
La formazione – Tesser lo ha detto subito che ha sbagliato. Che avrebbe dovuto fare delle scelte diverse. Con tutto il rispetto per il suo lavoro (la nostra stima nei suoi confronti non è certo cambiata per una sconfitta in casa) l'assenza di Piredda (un ragazzo che di fatto ancora non ha giocato nella Ternana) non può condizionare la formazione. Falletti non è considerato adatto, Eramo gioca in un ruolo non suo. O ci si prova qualcun'altro (Bojinov?) oppure perché non lavorare anche su un altro sistema di gioco?
La difesa – non è possibile che la migliore difesa del campionato prenda 4 gol tutti insieme in 90 minuti. Evidentemente è mancato l'equilibrio (oltre ad essere notevolmente più forte il Livorno)
Cosa salvare
La voglia – la squadra nonostante lo 0-2 e poi lo 0-3 ha provato comunque ad attaccare e a segnare. A dare fastidio agli avversari. A dare una soddisfazione ai propri tifosi. Che sono propensi a perdonare un brutto scivolone, se l'impegno non manca.
I caschetti – è stata una bellissima iniziativa, simbolica ma efficace. L'Ast è tornata in prima pagina con un semplice gesto. Questi ragazzi sanno che possono essere un veicolo importante per le problematiche della città e si sono messi a disposizione con il cuore. I gesti spontanei e di affetto sono sempre i più sentiti.