La Ternana ha infilato il terzo risultato utile consecutivo, 5 punti 4 dei quali ottenuti in trasferta; Alfredo Donnarumma ha timbrato tre volte il cartellino. Due gol ad Alessandria uno a Lecce. Un’invenzione e un gol da centravanti, di testa (assist Partipilo), uno di rapina in Puglia. In tutto fanno 7 gol segnati fin qui con due assist a sostegno e due rigori sbagliati che, se trasformati, lo avrebbero portato ai vertici della classifica marcatori.
Magari Donnarumma non è un giocatore che ti ruba l’occhio. Perché non è esplosivo, non è esuberante fisicamente né funambolico. Però fa gol ed è sempre lì, pronto a colpire. E’ uno di quelli che il gol sa inventarlo (vedi il pallonetto di Alessandria) o tirarlo fuori dalla spazzatura (Lecce). Se poi parli con chi lo ha frequentato dentro o appena fuori lo spogliatoio ricevi di lui un’immagine splendida che lo dipinge come uomo spogliatoio, di serietà assoluta, sempre votato a sostenere la squadra.
Quest’anno, per via dei rigori mancati, è andato incontro a qualche critica. Ma lui sul tavolo può mettere i numeri, le cifre che lo rendono protagonista dell’inizio di stagione rossoverde. Lo è stato con i gol e con gli assist. Quindi è uno di quelli che ha determinato i risultati.
E’ riuscito a fare ancora il mestiere per il quale è cresciuto nonostante siano cambiate le condizioni perché, Alfredo è stato bomber, qualsiasi categoria abbia frequentato, giovandosi sempre del sostegno di una seconda punta. L’altro ad aprire gli spazi e lui a finalizzare, o viceversa come nella stagione di Teramo in coppia con Lapadula. Capocannoniere in C e poi in B, solido marcatore anche nella massima serie, in tutto ben oltre la soglia dei cento gol. Ovunque con quel compagno al fianco a fargli da riferimento e da sostegno pe violare le aree avversarie.
Però, siccome Alfredo è uno che ama le sfide, a 30 anni nella consapevolezza che gli regala la piena maturità, ha accettato di cambiare schema. Lui punta avanzata e un tris di fantasisti o mezze punte che siano a fargli da sostegno. Lo sapeva quando ha firmato il triennale che lo lega alla Ternana. E non ha avuto dubbi, coinvolto subito nel progetto Bandecchi- Lucarelli-Leone (che lo conosce benissimo). La Ternana ha una sua matrice e non la cambia. Sono i giocatori, eventualmente, a modificare le proprie abitudini. Operazione quest’ultima che meglio riesce in gioventù. Donnarumma l’operazione invece ha deciso di compierla nella maturità. Pur sapendo che i centravanti nella stagione dei record della Ternana in serie C non hanno fatto un figurone. In doppia cifra Vantaggiato ma ben distante da Partipilo e Falletti i primi marcatori dell’intera serie C. Con loro Furlan (10 gol) al suo record stagionale, da esterno mancino nel tris dei fantasisti.
Sapeva quindi Donnarumma che sarebbe andato incontro a una stagione difficile ma non si è spaventato come non si è depresso ai primi errori dal dischetto o alle critiche dei tifosi. Lui ha preferito parlare sul campo. Sette gol sette prima del giro di boa. Lasciano immaginare la doppia cifra a conclusione del torneo. Se sarà così Alfredo avrà vinto la propria sfida personale e, soprattutto, la Ternana si sarà guadagnata la salvezza perché intorno a lui, come vuole l’atteggiamento tattico dei rossoverdi, ci saranno anche altri nelle zone nobili della classifica dei cannonieri.
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