La delusione è stata enorme. Perdere il derby al Liberati è un evento duro da digerire. Però, come ha
prontamente sottolineato Simone Longarini la rabbia accumulata in quei nefasti novanta minuti, dovrà
diventare benzina per la tanto attesa rimonta in classifica fin qui accennata però mai concretizzata.
Per fortuna il campionato va avanti a ritmi forsennati e non concede la possibilità di rimuginare sui tanti
errori commessi contro il Perugia, compreso quello letale dell’arbitro Maresca. C’è il Latina ad aspettare i
rossoverdi. Una tappa ancora una volta importante dentro un tour de force al quale abbiamo chiesto, prima
che iniziasse, delucidazioni sulla forza della Ternana e sul suo futuro, almeno fino alla fine del girone
d’andata. Latina stasera in trasferta poi l’Avellino in casa. Due squadre che hanno obiettivi simili a quelli dei
rossoverdi. Due squadre alle quali la Ternana non può concedere regali come ha fatto col Perugia.
La crescita della squadra passa inevitabilmente anche attraverso le sconfitte. Da quelle deve trarre
insegnamento e migliorarsi. Anche in occasioni come questa odierna nelle quali si trova alle prese con grossi
problemi di organico. In questi momenti deve venire fuori la forza del gruppo, la sua omogeneità e per quelli
che hanno giocato di meno queste diventano occasioni irrinunciabili per farsi largo.
Non possiamo nemmeno pensare ad una Ternana che si piange addosso: sarebbe la fine. Ci piace invece
immaginare una Ternana orgogliosa, piena di voglia di fare stasera a Latina.
Serve la prestazione perché è giocando bene che alla lunga si centrano i risultati importanti. Il colpo di
fortuna può andar bene una volta, poi le magagne riaffiorano. Ricordate il Novara sconfitto al Liberati?
Avrebbe meritato molto di più. Beh, quello che non ha ottenuto a Terni se l’è preso nelle giornate successive.
Questo ci aspettiamo dalla Ternana: reazione e crescita insieme perché altrimenti la stagione diventerà un
tormento. Crescita di squadra che passa anche attraverso il miglioramento dei singoli. Più attenzione ma
anche più cattiveria, più determinazione sotto rete. E perché no, anche un po’ di sano agonismo che spesso è
determinante per scavalcare l’ostacolo. Quell’agonismo che nel derby si è visto a piccole dosi e che forse, nel
finale, se messo in campo a piene mani, intriso con la rabbia di chi sa di rischiare la beffa, avrebbe potuto
evitare la sconfitta.
Stasera il primo esame di riparazione, sabato il secondo. Se la Ternana cicca entrambi saranno dolori. Se
saprà reagire com’è lecito aspettarsi, sarà tutt’altra storia.
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