D’Aniello sì, D’Aniello no. Nuovi soci sì, nuovi soci no. L’organigramma della società. Il progetto per il futuro. E in ultimo (ma veramente come accessorio - paradossalmente - in questo momento) l’allenatore.

Sono 4 temi fondamentali per capire lo stato di salute della Ternana. E ci auguravamo, anzi eravamo sicuri, che questa settimana sarebbe stata la settimana delle certezze.

Dopo la cena romana, dove era stato confermato tutto l’estabilishment rossoverde, ci aspettavamo che arrivasse prima una presa di posizione ufficiale (con un comunicato stampa) e poi la conferenza con tutti i protagonisti per spiegare nel migliore dei modi e con tutta la chiarezza possibile quello che sarebbe stato il futuro rossoverde. Tutto questo non c’è stato e della conferenza stampa - almeno al momento - neanche l’ombra.

Anzi nel frattempo il Catanzaro sta premendo su D’Aniello, arrivano voci di mandati a vendere che non sono stati confermati dalla società (ma neanche smentiti), circolano le voci più disparate sugli allenatori (a noi personalmente non risulta che sia stato contattato neanche uno dei tanti nomi usciti in questi giorni, da questa dirigenza) senza che nessuno intervenga, in maniera ufficiale.

Può farlo solo Guida a cui abbiamo sempre riconosciuto il pregio di essere chiaro e trasparente. La Ternana per fare una buona stagione non ha bisogno di essere per forza la più ricca della C. Ma la più organizzata sì. E iniziare di nuovo una stagione in mezzo a delle situazioni non chiarite non aiuta.

Ci deve essere chiarezza sin dall’inizio e poi questo tipo di percorso deve essere portato avanti. Se D’Aniello ha un contratto di 4 anni ancora con la Ternana e si ritiene indispensabile va confermato. Se con Capozucca - dopo due incontri e due settimane - si è deciso di rimanere insieme, si sarà fatto su delle basi che danno delle garanzie ad entrambi e andrebbero condivise ed esplicitate. Se si stanno cercando soci e non compratori andrebbe detto.

Perché ne va del futuro della Ternana. La retrocessione è stata sportivamente drammatica. Ma si può sempre ricominciare. Ma bisogna ricominciare con il piede giusto.

Non serve aspettare di avere in mano il nome dell’allenatore o farlo venire direttamente a Terni per presentare la stagione. Basta anche solo il presidente Guida. Anzi è necessario. E’ lui che decide, è lui che traccia la linea. E’ lui che indica la strada ai suoi direttori e che poi ci mette la faccia (e i soldi) di fronte ai tifosi. Ma è lui che deve fare chiarezza. E’ lui che deve risolvere questi 3 nodi: dirigenza, proprietà, progettualità. Possiamo fissare nero su bianco chi governerà la Ternana? Veramente D’Aniello andrà a Catanzaro? Se va via D’Aniello chi ci sarà al suo posto? Veramente la Ternana è in vendita? O si stanno cercando “soltanto” soci? Ma sono legati alla costruzione dello stadio? O entrerebbero anche nelle dinamiche sportive? Da chi si ripartirà, come giocatori? Faranno tutti parte del progetto? Capozucca ha carta bianca? Dovrà scovare giovani per la Serie C o la categoria porta la Ternana verso altre soluzioni? La squadra che obiettivo avrà? Accetterà la mano tesa di Bandecchi, specificando che è solo un aiuto per sostenere la squadra della città?

Per fare questo non c’è bisogno di essere multimiliardari. Ma c’è bisogno di essere Nicola Guida. Di essere quello che è sempre stato: chiaro.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 11 giugno 2024 alle 13:30
Autore: Ternananews Redazione
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