Abbiamo fatto appena in tempo a gioire per la straordinaria vittoria della Ternana a Potenza, che, nemmeno poche ore dopo, è esplosa la "bomba" di Bandecchi.

Azzardando un paragone sicuramente esagerato, ma calzante alla bisogna, è successo quello che accadde a Madrid la sera della vittoria dell'Inter in Champions contro il Bayern, quando, appena finiti festeggiamenti, arrivò la notizia dell'abbandono della panchina nerazzurra da parte di José Mourinho (gli interisti se lo ricordano bene…).

Insomma, la Ternana vince convincendo ben oltre lo striminzito punteggio finale sul terreno della terza in classifica, dando un segnale molto forte al campionato, dove tutte le altre contendenti alla vittoria finale incappano in una giornata tutt'altro che positiva e, subito dopo, il Patron-Presidente dichiara che onorerà i suoi impegni fino alla fine del campionato, ma che poi dovrà verosimilmente liberarsi della Ternana Calcio!

E questo in conseguenza della cervellotica emissione del "decreto Fioramonti/Azzolina" che finirà col ridurre ai minimi termini l'attività didattica dell'Università Niccolò Cusano, con perdite di milioni di euro e, soprattutto, con il rischio  del posto di lavoro per oltre 1.000 dipendenti.

Non è sicuramente questa la sede adatta per commentare l'assoluta "astrusità" e, soprattutto, la totale ingiustizia, di questo surreale provvedimento del governo italiano, che rischia di mettere sul lastrico centinaia di famiglie, andando oltretutto a collidere pesantemente con l'articolo 41 della Costituzione, che parla chiaramente di "tutela dell'iniziativa privata".

Fatto sta che lo sfogo di Stefano Bandecchi domenica sera a Tef Channel nel corso della trasmissione televisiva "Campo aperto", sfogo poi replicato in maniera ancor più "colorita" nella serata di lunedì a Radio Incontro, nel corso di "Palla al centro", è stato come un autentico fulmine a ciel sereno che ha finito col far precipitare la tifoseria Ternana in uno stato di sgomento senza precedenti.

Proprio ora che si cominciava ad apprezzare l'operato di una società finalmente "normale", aldilà degli insuccessi riportati nel biennio precedente; con un Presidente sempre sul pezzo, magari qualche volta fuori dalle righe, ma sempre disposto a investire pacchi di soldi al fine di ottenere i migliori risultati; con un Vicepresidente degno braccio destro e con dirigenti e tecnici sicuramente all'altezza di un campionato professionistico; con una squadra in grado di poter finalmente recitare un ruolo importante nel campionato e con un settore giovanile positivamente proiettato nel futuro.

Proprio adesso, dunque, che tra la tifoseria ternana e la Ternana Calcio era rinato finalmente il giusto feeling imdispendabile per guardare con fiducia al futuro, è arrivata questa mazzata che certo non può non suscitare sincera preoccupazione per le future sorti del calcio rossoverde.

È chiaro: sono perfettamente sicuro che Stefano Bandecchi, battagliero come è, non lascerà nulla di intentato pur di azzerare, o quantomeno ridurre al minimo, gli effetti devastanti di questa ennesima "perla" confezionata dall'Esecutivo, schierando sul campo di battaglia tutta la propria forza sia con professionisti estremamente competenti , che con gli strumenti giuridici più adatti.

Come sono certo che il Patron-Presidente, pur se fosse malauguratamente costretto ad abbandonare Terni, non lascerebbe in ogni caso la Ternana nelle mani di qualche sprovveduto.

Ma intanto, la grande soddisfazione scaturita dalla "partita perfetta" disputata dai rossoverdi sul terreno del Viviani e, nel contempo, i rinnovati e ritrovati sogni di un girone di ritorno tale da poter proiettare le Fere verso chissà quali obiettivi, sono andati pesantemente a sbattere contro la paura che a giugno tutto debba nuovamente finire.

E di conseguenza non può che tornare di moda il solito ritornello tutto ternano: "semo nati pe' tribolà" !

A questo punto, l'augurio e la speranza è che questa a dir poco grottesca vicenda possa concludersi nel migliore dei modi per Stefano Bandecchi, per l' Unicusano e per la Ternana Calcio.

Quindi, cerchiamo di far nostro nostro l'invito del Patron-Presidente a guardare comunque avanti e a concentrarci esclusivamente sul campionato, preparandoci tutti insieme per le prossime 18 "finali".

A cominciare dai due incontri casalinghi consecutivi che ci attendono con Rende e Rieti che dovranno corroborare il sogno dell' aggancio alla Serie B sin da questo campionato.

Poi si vedrà…