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È la Ternana dei contrasti: vortice di emozioni. Preparatevi e benvenuti nel mondo di Pochesci

Per commentare questa partita prima srve un grande respiro, profondissimo. Per bittare alle spalle tutte le emozioni e cercare di analizzarle lucidamente.

Se ci avessero detto prima della partita: finisce pari, forse ci sarebbe stato bene. Perché è vero che la Ternana aveva giocato bene contro l'Empoli ma è anche vero che a Salerno non è facile giocare…

La Ternana ripete la prova, per mentalità, per atteggiamento. Il baricentro è spostato qualche metro più dietro (giochi comunque fuori casa), ma l'atteggiamento è quello di sette giorni fa. Ci sono meno azioni da gol, meno assalti spumeggianti. Sembra più cinica la Ternana, ma il gioco sulla trequarti c'è. In qualche circostanza la Ternana è stata fortunata (la traversa di Sprocati, i due lisci in area di rigore, l'autogol di Bernardini), ma la fortuna aiuta gli audaci.

Insomma ci sono i motivi per vedere il bicchiere mezzo pieno. Questa Ternana non ci farà mai stare sereni, cercherà sempre di attaccare. E troverà sempre i gol, proprio perché attacca. Anche in serate in cui non sembra avere l'argento vivo addosso. E poi sa cambiare e intrpretare diversi sistemi di gioco: contro la Salernitana è partita con il 4231, poi 4312 e infine 352. Per coprirsi, ma anche (forse soprattutto) per sorprendere l'avversario e quindi per attaccare…

Poi c'è il bicchiere mezzo vuoto: quello di una squadra che per tre volte è passata in vantaggio e non riesce a tenerlo. Che segna tre gol fuori casa e porta a casa un punto. Quella che ogni volta che vengono avanti hai paura che possa succedere qualcosa. È il rovescio della medaglia. È sempre la stessa Ternana. Bella, aggressiva, ordinata, efficace in avanti. In difficoltà, con qualche sbandata, che si affida all'1 contro 1 quando viene attaccata. E che soprattutto, quando la forza fisica comincia a calare, potrebbe andare ancor più in difficoltà.

Ma questa Ternana è così: ci troveremo a litigare su questo, sicuro. Chi bada al risultato, chi bada al gioco. Meglio vincere 1-0, preferisco giocare bene e pareggiare. La fase difensiva è più importante di quella offensiva, anzi no. Sarà la Ternana dei contrasti. Ma i contrasti sono la vita: vanno di moda nella cucina, in sartoria, nell'arte. Dividono, appunto. Come questa Ternana: divisa in due. Parte offensiva e strategia difensiva.

Quando la Ternana vincerà lo avrà meritato, senza dubbio. Per il momento va bene così: inculcare la mentalità offensiva non è semplice. Poi bisognerà comunque apportare dei correttivi perché alle volte bisognerà vincere anche senza meritare se ci si vuole salvare. Perché comunque la pensiate l'obiettivo deve essere uno solo: la salvezza. Il resto, eventualmente, verrà di conseguenza. Perché almeno in questo dobbiamo essere tutti d'accordo…

Redazione TernanaNews

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