Arriva anche la quarta vittoria consecutiva, in un campo molto difficile come quello di Arezzo. Proprio alla vigilia dicevamo quanto fosse stato storicamente difficile vincere in Toscana per le Fere nella loro storia. Non poteva essere semplice oggi, anche quando tutto davvero sembrava filare liscio come l’olio.
Un gol dopo 14 secondi e un altro dopo 14 minuti. Sembrava di riassistere alla partita di mercoledì contro il Legnago. Poi invece è venuto fuori, piano piano, l’Arezzo. La Ternana ha concesso un po’ di campo, è stata meno feroce (ma è anche naturale) e ha preso gol nel momento peggiore.
Eh si perché fino al recupero l’Arezzo non aveva mai tirato in porta. E da quell’episodio ha preso coraggio. Se prima la Ternana tutto sommato aveva controllato agevolmente e senza grandi affanni la grande voglia dell’Arezzo di rientrare in partita, nella ripresa per 15/20 minuti ha sofferto.
E non c’è niente di male ad ammetterlo. Forse è stata anche fortunata. Due parate decisive di Vannucchi (che finalmente può godersi gli applausi) e un palo hanno salvato le Fere. Che poi però si sono rimesse in campo, grazie agli accorgimenti tattici di Abate.
Fateci caso: da quando la Ternana è passata alla difesa a 3 (quindi dall’ingresso di Maestrelli) nessun pericolo vero. 
E’ un segnale importante allora quello che arriva da Arezzo. Anzi più di uno.
Intanto la Ternana vince il suo primo scontro diretto, la sua prima partita d’alta classifica. Per recuperare il terreno bisogna fare proprio così. Poi la Ternana ha saputo soffrire: non si può pensare di vincere un campionato essendo soltanto belli da vedere. Ci si deve sporcare di fango, si deve avere paura, si devono stringere i denti. Si deve sempre arrivare oltre i propri limiti. E questa squadra oggi ha dimostrato di saperlo fare anche con i suoi giocatori da fioretto. Era questa una delle variabili di questa rosa, che oggi ha superato un esame. Anche perché era una squadra in leggera emergenza, emergenza che durerà ancora per un paio di settimane e con la quale Abate ha cominciato a fare i conti. I giocatori hanno risposto alla grande, sacrificandosi anche in ruoli non propriamente loro.
Il terzo pilastro su cui si è basata la vittoria di Arezzo è che questa Ternana sa modificare il proprio atteggiamento tattico nel giro di pochi secondi. Lo ha sempre fatto Abate, ma stavolta è stato evidente come è riuscito a trasmetterlo ai suoi giocatori. La squadra con il 352 non è abbassata, anzi: ha ripreso il campo, ha ripreso il pallone e ha smesso di soffrire.
Questa è una squadra che sa giocare in due modi, con la stessa efficacia. Ed è un grandissimo vantaggio per poter interpretare le gare anche con modi diversi, a seconda di come si mettono le cose in campo.
In una settimana è cambiato l’orizzonte della Ternana, vista la nuova proprietà, ed è cambiata completamente anche la classifica. Tre partite e nove punti. Oggi la Ternana è prima, in attesa del Pescara che giocherà domani sera contro il Carpi. 
Ma bisogna ricordarsi sempre della penalizzazione. Per non fare troppi voli pindarici e rimanere incollati alla realtà
15 Torres
14 Pescara (con una gara in meno)
14 Ternana 14
12 Arezzo
11 Entella (con una gara in meno)

Oggi insomma non è successo nulla. Nessun traguardo storico. Solo un gran bel mattone per questo muro, solidissimo, che la Ternana di Abate sta tirando su.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 29 settembre 2024 alle 16:16
Autore: Ternananews Redazione
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