È tornata ad essere una bella Ternana, ora sotto con il derby. La speranza c’è ancora, eccome se c’è. E passa da Perugia

È tornata ad essere una bella Ternana, ora sotto con il derby. La speranza c’è ancora, eccome se c’è. E passa da Perugia

Pensare di uscire dallo stadio con l’amaro in bocca per un pareggio contro il Foggia che è decisamente una delle squadre più in forma di questo campionato la dice lunga su che tipo di prestazione abbia fatto la Ternana. Una Ternana che sa soffrire e ripartire, che tiene strette le linee e che riparte con un Carretta letteralmente devastante.

E allora guardiamo il lato positivo, anche perché di negativi ce ne sono pochi, sinceramente. Questo filotto di risultati è quasi il massimo di quello che ci si poteva aspettare. 7 punti in 3 partite che risollevano la squadra e che ridanno fiducia. Perché i giocatori giusti, al posto giusto, sono in forma. La preparazione rifatta da De Canio sta esplodendo ora al momento giusto.

La migliore Ternana della stagione si vede prima del derby: e ora al derby bisogna andare per far risultato. Non bisogna guardare la classifica, mai più. È la partita contro chi ha fatto più punti nel girone di ritorno (o quasi) ma è il derby da vincere per salvarsi. Avevamo detto, nelle nostre tabelle, che se fossero venuti fuori 4 punti fra Foggia e Perugia la Ternana si sarebbe rimessa in linea di galleggiamento. Per non dover fare imprese extraordinarie (come se questa rincorsa già di per se non lo fosse) bisogna andare a prendersi i tre punti a Perugia. Per caricare ancora di più l’ambiente con una di quelle partite che ti ricordi per sempre.

Questa Ternana ha dimostrato di esserci. Di avere un Carretta devastante e nel pieno della sua consapevolezza. Un Tremolada bello ed efficace. E un Montalto cecchino spietato. Se a questi tre ci aggiungi la corsa di Statella, la grinta di Paolucci, la solidità di Gasparetto e l’ubiquità di Defendi il più è fatto. Perché la Ternana ha dimostrato di saper soffrire.

Sembra strano parlare in questi termini di una squadra di nuovo ultima in classifica. Vero. Forse eravamo abituati male, e quindi ora perdoniamo gli errori “normali”. Ma obiettivamente ora la salvezza, ovvero il playout, è a tre punti, la salvezza a 5. Per questo servono i punti al derby, serve rimanere incollati lì a Entella, Cesena e Pescara, senza scomodare (adesso) chi è più in alto.

Voi direte: allora perché abbiamo pareggiato. Per due disattenzioni difensive che purtroppo vengono sempre da una sola persona: Signorini. Ma come abbiamo scritto nelle pagelle Signorini ha fatto una partita a tratti esaltante. Ha sbagliato (soprattutto in occasione del secondo gol, quello di Mazzeo) ma noi non ce la sentiamo di addossargli la croce del pari. Purtroppo ora ogni errore pesa come un macigno. Portare a casa i tre punti oggi sarebbe stato fondamentale, sarebbe stato un miracolo, un sogno. Tutto targato De Canio che è riuscito a rimettere in piedi (speriamo in tempo) una squadra che sembrava accartocciata su sé stessa. Il rammarico cresce ogni giornata di più: per non aver preso certe decisioni con il timing giusto. Ma ora non è il momento di pensarci. È ora di buttare la testa al derby con la convinzione di andare a fare risultato.

Questa squadra può farlo. Questa squadra sa farlo. Basta essere accorti sempre. Continuare sulla strada tracciata da De Canio. Dimenticare gli errori in difesa per non commetterne più. Ma la Ternana è viva. E viva la Ternana…