E così anche il "Real Perugia" di quei dirigenti che avevano osato definire il girone C della serie C rapportabile ad una mediocre Serie D, se ne tornò sull' autorevole colle con le classifiche pive nel sacco…

Per carità, nulla da eccepire sulla buona prestazione dei Grifoni che, soprattutto nel primo tempo, hanno messo a dura prova le Fere.

Il fatto è, però, che nel gioco del calcio vince chi fa un gol in più dell' avversario e i rossoverdi il loro gol (come sempre splendido) lo hanno fatto, mentre i biancorossi no.

Ma, soprattutto, ha prevalso la squadra che è apparsa più squadra, quella più completa, a 360°.

Ebbene, da questa paradigmatica constatazione, emerge una verità ineludibile: la Ternana è più forte del Perugia.

E non solo: la Ternana e indiscutibilmente la più forte squadra di tutti e tre i gironi di serie C.

Del resto, quando una squadra si permette inanellare qualche cosa come 19 record, di vincere 30 partite su 38 (Supercoppa inclusa), di segnare ben 100 gol e via discorrendo, come si può dubitare che non lo sia?

Solo i "faziosi delusi" non lo ammetteranno.

Quindi, permettendomi di citare il premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello…"così è (se vi pare)".

Schermaglie campanilistiche a parte (sempre doverose), sì e dunque chiuso un campionato semplicemente trionfale e, probabilmente, irripetibile.

Ed è certo che le mirabolanti imprese dei ragazzi di Cristiano Lucarelli rimarranno per sempre negli annali della terza serie nazionale.

Unico grande cruccio, l'assenza del pubblico dagli spalti del Liberati.

Ma la dolorosa rinuncia è stata in parte ripagata dall' eccezionale regalo fatto da Stefano Bandecchi ai tifosi rossoverdi, sotto forma delle telecronache dirette delle partite della Ternana, effettuate in maniera impeccabile sotto tutti i punti di vista – stile Champions – da Unicusano TV Italia.

Cosa che, invece, non si può dire del più che mediocre servizio fornito da Rai Sport in occasione del derby di Supercoppa, dove, a parte la scadente qualità delle immagini e l' "insignificante" particolare di aver praticamente bucato il gol del vantaggio della Ternana, ci siamo dovuti sorbire un commento della partita praticamente a senso unico, con sperticati elogi per il Perugia e giudizi assolutamente negativi per i "nostri".

E ci paghiamo pure il canone.

Ma che forse i commentatori "made in Perugia" ci sono rimasti male…?

In ogni caso tutto è finito in gloria per la Ternana!

E le incandescenti manifestazioni di giubilo a fine partita al passaggio del pullman delle Fere hanno in parte di pagare i tifosi della delusione di non poter aver ha avuto la possibilità di seguire i loro beniamini dal vivo.

Ora, archiviato questo indimenticabile campionato e salutato Carlo Mammarella che, dopo quasi 600 partite tra i professionisti, ha deciso di appendere le classiche scarpette al chiodo (ma rimarrà sicuramente alla Ternana con ruolo da definire), ci si appresta a vivere la solita estate di calcio mercato, con malcelata speranza che questo meraviglioso giocattolo rossoverde venga ulteriormente rafforzato in vista del prossimo campionato di serie B.

Un campionato che si spera possa essere interpretato della Ternana in maniera importante.

E Luca Leone sta già lavorando su questa allettante prospettiva.

Ma attenzione: che nessuno si aspetti di poter ripetere la fenomenale stagione di quest' anno e, soprattutto, che nessuno si tiri indietro al primo intoppo!

Perché, fatti i debiti scongiuri, di botte un altr'anno ne prenderemo più di qualcuna …

Perché la serie B non è la serie C.

Certo, mi viene da ridere a pensare a certe considerazioni provenienti dalla sponda perugina secondo le quali la Ternana, per poter aspirare ad una tranquilla salvezza, dovrebbe cambiare 6/7 undicesimi della squadra di quest'anno.

Allora loro, ammesso e non concesso che questo sia vero, dovrebbero invece far fuori tutta la rosa…

Indipendentemente da questa autentica "boutade rosicante", l' importante sarà disputare un campionato all'altezza delle nobili e gloriose tradizioni della Ternana. 

Ma prima pensiamo a salvare la pelle…

Intanto, però, godiamoci il meritato trionfo.

E, soprattutto, l'ennesima dimostrazione che l'Umbria è solo rossoverde!