E’ una questione di testa

Fuori dalla Coppa Italia, secondo pronostico, ma dopo essersela giocata fino alla fine. La Ternana esce con la testa altissima e il petto in fuori dalla competizione perché in laguna a tratti ha dato spettacolo, imponendo alla squadra di casa una partita difensiva. La squadra “dei secondi” in rossoverde ha fatto meglio e più di quella veneziana. La differenza di categoria non s’è vista e questo va a tutto merito di Defendi e compagni.

Un undici se vogliamo “adattato” di sicuro mai provato in precedenza, ha messo in mostra sincronismi importanti in entrambe le fasi di gioco, ha proposto calcio dall’inizio alla fine e creato occasioni da gol. Forse si potrebbe discutere anche sulla rete (fortuita) di Pettinari annullata dalla Var senza che il direttore di gara sia andato a rivedersi l’azione per capire se la posizione di Mazzocchi (in fuorigioco) era tale da rendere problematica la parata del portiere. Resta però l’immagine della Ternana aggressiva, capace di costringere sulla difensiva gli avversari.

Poi la partita è andata com’è andata: quando Zanetti ha inserito i titolari ha spostato il peso della bilancia dalla sua parte. Lucarelli non gli è andato dietro e, anche pensando al derby, i suoi titolari se l’è tenuti in panchina. Giusto perché gli altri stavano giocando al meglio. Bravi anche giocatori che fin qui non hanno pienamente convinto. Eccellenti alcuni. Nel complesso una prestazione di squadra che alimenta un sospetto.

La Ternana di Venezia era leggera, con la testa sgombra, non oppressa dalla necessità di fare punti e così si è espressa al meglio. Quella di campionato, invece, probabilmente soffre la pressione, il peso della classifica e di un’attesa forse esagerata. La Ternana non è quella dei record della serie C ma quella che gioca per guadagnarsi in fretta la salvezza in B.

La lezione di Venezia forse è proprio questa: ritrovare la spensieratezza della passata stagione, non farsi prendere dall’ansia del risultato ancor più che della prestazione. Perché le qualità umane e tecnico ci sono per centrare l’obiettivo primario.

La Coppa Italia dev’essere esempio non riferimento come, probabilmente, lo sono stati in avvio i cinque gol al Bologna. La Ternana di Venezia ha perso dimostrando di avere qualità anche nei “secondi”. Deve soltanto ritrovare la giusta spensieratezza, che non vuol dire calo di attenzione, di concentrazione per esprimersi al meglio.

I tifosi le chiedono di farlo a breve giro, nel derby di domenica. Ma questo Defendi e compagni lo sanno già, non serve ricordarglielo.