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Eccellenza sì, eccellenza no…

Due sono le correnti di pensiero che in questo momento impegnano in accese discussioni i tifosi della Ternana: meglio ripartire dal Campionato di Eccellenza, ma senza questa dirigenza o teniamoci la Serie B, pur con questa dirigenza?  

Il dilemma Amletico merita qualche opportuna considerazione.

Partirei da una mia modesta  riflessione quasi matematica.

Se è vero come è vero che in occasione del derby con il Perugia erano presenti al Liberati circa 12.000 spettatori, 1.000 dei quali però di fede biancorossa, significa che quel giorno allo stadio c'erano almeno 11.000 tifosi delle Fere.

Togliendo agli 11.000 del derby gli attuali 3.000 (e vado largo…) che rappresentano il trend medio delle ultime partite casalinghe della Ternana, restano fuori circa 8.000 tifosi rossoverdi.

Tra questi togliamone almeno altri 1.000/1.500 che si sono recati allo stadio attratti una tantum dalla" madre di tutte le battaglie".

Ebbene, che fine hanno fatto i restanti 6.500/7.000 tifosi?

Ritengo che la maggior parte di costoro abbia deciso di disertare i vetusti e fatiscenti spalti del Liberati perchè assolutamente non attratti dall' attuale mediocre livello dell' evento sportivo; e questo, oltre che a causa del comportamento ondivago della squadra, soprattutto a cagione del perdurare del "Nocchiero della Borghesiana"al timone della navicella rossoverde .

Tutta gente che, pur amando spassionatamente la Ternana, non è riuscita (e non riesce tuttora) a digerire gli oltre 10 anni di reggenza della Ternana Calcio da parte di soggetti diciamo eufemisticamente… "non del tutto amati" dalla tifoseria delle Fere.

Nè sono valsi  a far tornare costoro sui propri passi questi ultimi 4 anni, in cui le Fere sono riuscite a vincere un indimenticabile campionato di Prima Divisione e a mantenere la Serie B a denti stretti (ma senza  mai entusiasmare più di tanto).

A detta di questi tifosi, le colpe della dirigenza sono incancellabili e nessun risultato potrebbe restituire loro la voglia di tornare allo stadio.

Facile pensare, dunque, che questi "amanti traditi" tornerebbero a seguire la squadra solo in caso di dipartita dell' attuale proprietà da Via Aleardi, magari a costo di ricominciare (per l' appunto) dal Campionato di Eccellenza.

Resta però da verificare il loro comportamento in caso di prestazioni importanti della formazione allenata da Mister Breda, perchè, se torniamo all' anno della splendida cavalcata dei ragazzi di Toscano (2012), ad un primo scarsissimo affollamento del Liberati, fece poi seguito un afflusso di tifosi sempre maggiore ed entusiastico, fino a toccare le 11.00 presenze nella partita con il Taranto e le 10.000 della festa della promozione (ultima di campionato con il Foggia).

E quel giorno ci furono persino gli applausi per il tanto poco amato Patron Longarini, che, con la sciarpetta rossoverde rigorosamente al collo, fece il giro dello stadio seguito da un codazzo di adoranti "notabili" cittadini…

Del resto non fu il poeta latino Giovenale a coniare il celebre detto "panem et circenses", a testimoniare che il popolo si lascia facilmente travolgere dagli entusiasmi, dimenticando soprusi ed angherie, purchè gli si fornisca (nel nostro caso) una squadra di calcio bella e vincente…?

I restanti 3.000 tifosi, invece, restano nella convinzione che la permanenza in Serie B della Ternana  sia da mettere davanti a tutto e a tutti.

Opinione anche questa condivisibile, perchè no?

La Serie B per una città depressa come la nostra Terni è un valore aggiunto da non sottovalutare, anzi, da esaltare!

E nulla rileva se a garantire questo risultato sia una società quanto meno "discussa", se non addirittura "osteggiata".

In fondo,  in campo ci vanno i giocatori e non i dirigenti e tutti questi ragazzi indossano la gloriosa maglia della Ternana; e allora chi se ne frega se al timone la società c'è gente che non è minimamente in sintonia con Terni e con il resto del mondo!

L' importante, secondo questa corrente di pensiero, è che venga mantenuta a qualsiasi costo la categoria.

E allora, scomodando un altra famosa locuzione latina , siccome  "pecunia non olet"  (Svetonio. Traduzione: il denaro non puzza…), traslando metaforicamente tale detto potremmo dire…"la Serie B non…puzza".  E quindi teniamocela stretta!

Figuriamoci dunque il ripartire dall' Eccellenza…"Aborro", direbbe Giampiero Mughini!

Io in tal diatriba non mi schiero, ma mi limito diplomaticamente e sommessamente a fare questa considerazione finale, sottoponendola alla prudente valutazione all' A.U. della Ternana Calcio Simone Longarini, nella convinzione che (come al solito..) ci legga.

Parto dal già citato detto "panem et circenses".

Sicuramente la tifoseria ternana non ha bisogno di "pane", perchè, grazie a Dio, la nostra è gente tosta e lavoratrice  e il pane da sempre se lo guadagna da sola con il proprio impegno e sacrificio.

Ma un po' di "circenses" (letteralmente: giochi) in più non guasterebbero affatto, intendendo in cotal guisa una squadra che sappia divertire e faccia soprattutto risultato.

Allora sono convinto che moltissimi di coloro che attualmente fanno parte della "maggioranza silenziosa" (ma mica tanto…) disertando lo stadio, tornerebbero più che volentieri a rimettere piede al Liberati…

Quindi, caro Presidente, prenda esempio da altre società sicuramente meno abbienti della sua Ternana e in posizioni di classifica molto più complicate (vedi la Salernitana di Lotito, che sta facendo sfracelli in sede di calciomercato di riparazione) e metta a  disposizione di Breda quei tre o quattro "top players"  di categoria che farebbero sicuramente decollare le Fere verso quei play off in cui Lei dice di credere ciecamente (o che qualcuno gli ha fatto credere…).

Su, Simone!

In fondo non ci vorrebbe tanto per riportare gente allo stadio e per far tornare il sorriso sui volti dei tifosi della Ternana.

E, soprattutto, chissà che così facendo qualcuno non riesca a dimenticarsi di quello che gli ha fatto passare qualcun altro…proponendola come Sindaco di Terni !

 

Massimo Minciarelli

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Massimo Minciarelli

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