Ecco le vere Fere. Ma veramente la Ternana è una squadra (solo) da trasferta?

Ecco le vere Fere. Ma veramente la Ternana è una squadra (solo) da trasferta?

Ma quindi veramente la Ternana è una squadra da trasferta? Siamo costretti a vedere delle “brutte” partite in casa e confortarci invece con i tre punti lontano dal Liberati.

E’ anche il tema del nostro sondaggio… I risultati dicono che la Ternana in questo campionato ha fatto praticamente gli stessi punti in casa e fuori. Breda le ultime due partite le ha vinte fuori casa e soprattutto le ultime due sconfitte interne fanno male: il derby e la scoppola contro l’Avellino.

Insomma tutto lascerebbe pensare che la risposta sia scontata.

Noi andiamo controcorrente. La nostra risposta al sondaggio sarebbe: no, è solo un caso. E siamo pronti a spiegarvi perché.

Intanto va fatta una considerazione iniziale: è vero che nella Ternana ci sono giocatori adatti per il gioco in ripartenza, giocatori che negli spazi si esaltano. Furlan e Ceravolo su tutti. Ma lo stesso Falletti o Gondo e Belloni sono giocatori in grado di sfruttare alla perfezione gli spazi. E una difesa rocciosa, difesa molto bene dalla cerniera di centrocampo garantisce un’ottima copertura.

Ma quello che conta non sono solo le caratteristiche dei giocatori. Intanto i ragazzi sopracitati sono molto bravi anche nello stretto: vale a dire che hanno una capacità tecnica molto buona anche nello stretto. Poi conta soprattutto l’atteggiamento di squadra. In queste partite di gestione Breda non abbiamo mai visto una squadra bassa pronta a lanciarsi nello spazio, anzi. Abbiamo visto una squadra che cerca di alzare il proprio baricentro, che cerca di rubare il pallone nella trequarti avversaria, che cerca di fare dell’intensità il suo marchio di fabbrica. Insomma non una squadra da difesa e contropiede.

Poi se lo spazio c’è e si sfrutta meglio. Ma per esempio con una prima punta fisica in campo (Avenatti, per esempio) il tipo di gioco non può essere soltanto la palla lunga, anzi. Proprio quando si è cercato quel tipo di soluzione (vedi il secondo tempo nel derby) di palle gol non ne sono proprio arrivate.

Forse la differenza è proprio nell’atteggiamento degli altri, degli avversari. La Ternana (come tutti) soffre chi si chiude “troppo”. E’ successo in maniera palese contro il Perugia (che ha pensato solo a difendersi e che infatti è la regina degli 0-0) è successo contro l’Avellino che ha giocato proprio sulle difficoltà della Ternana continuando a tenere un baricentro basso.

Ecco: eventualmente la Ternana dovrà lavorare proprio su alcuni automatismi quando si troverà ancora una volta contro avversari del genere. E molto più spesso succederà nelle partite casalinghe (quando gli avversari tendono più a difendersi che ad attaccare) piuttosto che nelle gare esterne. Dovrà imparare ad aumentare il ritmo, a sfruttare le occasioni che gli capitano, ad essere arrembante quando serve. E’ una questione anche di carattere: questo è un gruppo che si sta formando proprio intorno al gioco. E in questo può essere sicuramente d’aiuto il pubblico: meno fischi e più applausi.

La Ternana di Breda sta prendendo forma e sarebbe veramente sminuente definirla come squadra da trasferta e basta. Anche se l’obiettivo ora è riconquistare il Liberati a partire dalla partita di sabato contro l’Entella.

Magari conservando quel pizzico di buona sorte avuto a Pescara (dove intendiamoci i rossoverdi non hanno rubato nulla, ma hanno assistito anche a un’ottima prestazione di carattere dei padroni di casa). E continuando a mantenere i nervi saldi nonostante decisioni incomprensibili degli arbitri. Anche stavolta abbiamo assistito ad una prestazione sicuramente non soddisfacente. Ma l’arbitro è sempre un alibi. E questa Ternana non ne ha bisogno.