Era proprio quello che ci voleva
Una partenza a mille all’ora. Tambureggiante. Contro tutto e contro tutti. Con una carica e una rabbia incanalate nella giusta direzione. Nel giro dei primi 12 minuti la Ternana non aveva soltanto segnato i due gol che poi le hanno permesso di vincere la partita. Ma si era anche lamentata (in maniera anche piuttosto vigorosa, insieme ai tifosi presenti al Liberati) per due contatti molto dubbi, su Raimondo, ma aveva anche – probabilmente – segnato, su autogol, poco prima dello scaldabagno tirato da Celli.
Insomma il carattere. Quello che la Ternana non aveva mai fatto mancare, neanche nell’ultima trasferta, quella di Ascoli, finalmente è stato accompagnato dalla conclusione. Anzi dalla realizzazione.
Non è un particolare da sottovalutare. Intanto perché abbiamo sempre detto che la Ternana proprio nei particolari avrebbe dovuto fare la differenza e stavolta la differenza è stata proprio quella di essere efficace. E poi perché questa squadra che negli ultimi 10 giorni ne ha vissute di tutti i colori avrebbe potuto adagiarsi su questo. E far diventare un alibi la sfortuna.
Non lo ha fatto e gliene va dato merito. La forza di volontà di questi ragazzi è davvero un’arma da sfruttare nel migliore dei modi, anche per le prossime partite. La voglia di dimostrare di essere migliore di quello che ha raccolto finora, la voglia di riscattarsi, la voglia di crescere. Poi comunque ha saputo gestire, andando anche oltre le proprie risorse, soprattutto in chi, durante questi 8 giorni, ha giocato 270 minuti. E va detto che nel finale si è visto chi aveva bisogno di essere un po’ più riposato (o più lucido).
Poi è riuscita ad amministrare, con tranquillità, senza subire troppo le iniziative di una Reggiana che ha provato a riaprire la gara. Ma senza troppe speranze. Perché i due giocatori che hanno indirizzato la gara in avanti, hanno fatto alla grande il loro mestiere anche in difesa.
A fare in modo che il finale non fosse in apnea ci ha pensato Distefano. Che sa come far male. Ma è stato aiutato dalla mentalità di questa squadra che ha imparato dagli errori e ha gestito il pallone senza buttarlo in avanti, cercando il momento giusto, cercando di tenere la Reggiana lontana dall’area.
La Ternana vince, finalmente. E’ il primo tassello. Quello che serviva. L’unico risultato che bisognava fare per poter iniziare un cammino in cui non bisogna dimenticare tutto quello che è stato imparato finora dalla squadra e che è stato messo in pratica.
La Ternana vince, muove la classifica in maniera significativa. Ma sa che questo deve essere il primo passo. Si era sempre detto che sarebbe stata una questione di tempo: ma va detto che non sempre è così scontato. C’erano paure, timori. Che potevano scendere in campo. E invece no: questa è stata la cosa più bella che ha fatto la Ternana oggi. Vincere anche contro le proprie paure, le decisioni arbitrali. Ha dimostrato a sé stessa e ai suoi tifosi che si può fare.