Fere, Breda e Pampepato
Questa Ternana ha cambiato faccia, senza dubbio. Ha scoperto le sue consapevolezze e ora dimostra una solidità mentale incredibile. E’ una scoperta (superpositiva) se paragonata a quella di qualche tempo fa. Questa Ternana sa che può far male e sa quali sono le sue potenzialità. Crede nei propri mezzi e sa che prima o poi fa male. Sa risalire la corrente, anche se la corrente è fortissima. Sa rimettersi in partita. Ha scoperto la grande qualità di un talento del calcio italiano come Raimondo che segna solo in trasferta ma va benissimo anche così. Ha saputo coltivare anche quello di Distefano, anche oggi protagonista. Ha saputo coinvolgere anche chi non era al centro di questo primo mese di Breda come Luperini che ha beneficiato alla fine di una Ternana rinfrancata (e naturalmente viceversa).
E’ una Ternana che sa andare oltre i propri errori, condannata forse eccessivamente sugli episodi del primo tempo, quando Sorensen per eccesso di confidenza aggrediva l’avversario in mezzo al campo. Ha dimostrato che quella sicurezza arrivava proprio dalle consapevolezze. Certo se potessimo goderci la Ternana senza dover per forza andare in apnea sarebbe meglio. Ma l’importante è vincere, perché la Ternana aveva bisogno di questi tre punti.
Ne aveva bisogno per almeno tre motivi, tutti facilmente comprensibili. Il primo è per la classifica. Ora la Ternana è fuori dalla zona caldissima della classifica. Se il campionato finisse oggi la Ternana sarebbe salva. Nessuno di noi poteva nemmeno immaginarlo un mese fa, ci sembrava impossibile. Ora invece quello che Breda aveva promesso è diventato tangibile. Il secondo perché era uno scontro diretto. Ed è importantissimo vincerli. Importante non perdere d’accordo. Ma vincere, soprattutto in trasferta, è godurioso. E poi perché questa Ternana se lo merita. Si merita di essere spensierata e di poter andare a giocare contro il Parma con una grande convinzione e grande serenità, consapevole che il Natale sarà a prescindere un Natale con il sorriso.
Questa Ternana ha la faccia strafottente di Raimondo, uno che quando vede un pallone in area di rigore sa benissimo dove è la porta e spesso la prende. Ne ha fatti 6 in campionato, tutti in trasferta (come uno dei califfi di questa serie B, Coda), è il più giovane attaccante in Italia ad averne segnati così tanti. Ed è il giocatore al quale la Ternana si affida. Ha la faccia di Luperini: quella di un bravo ragazzo con il sorriso stampato in faccia. Uno che avrebbe dovuto segnare prima (per le occasioni che ha avuto a disposizione) e che con il cambio di allenatore si è trovato invece in panchina, ma non ha smesso di crederci e di sorridere (come avevamo anche sottolineato qualche settimana fa).
Ma soprattutto questa Ternana ha la faccia di Breda. Uno che da quando è arrivato non solo non ha perso, ma ne ha vinte tre di fila. E non ne ha persa nessuna. Se il campionato fosse iniziato quando è arrivato lui sarebbe terzo in classifica. Ha fatto le cose semplici e non si è inventato nulla di clamoroso: i giocatori al loro posto e la convinzione che nasce con i risultati. Parla di intensità, di valori tecnici e la squadra lo segue. Ora per la prima volta la Ternana respira.
Non è stato fatto nulla, bisogna dare seguito a questo periodo d’oro. Altrimenti non sarà servito a nulla. Ma nel frattempo stasera potete mangiare il pampepato a cuor leggero. E non è un segnale di poco conto. Un mese fa pensavamo di non avere l’umore adatto, neanche per il Natale.