Fere, di più non si poteva. Ora i rinforzi: sognando San Siro…

Fere, di più non si poteva. Ora i rinforzi: sognando San Siro…

Rabberciata, incompleta, infarcita di giovani: eppure vincente, contro una delle principali candidate alla promozione diretta in Serie B come il Bassano Virtus. Di più, a questa Ternana, non si poteva chiedere. 

Si possono già trarre alcune indicazioni dopo i 90 minuti di ieri sera. In primo luogo, l'identità ben delineata della squadra: quella che Toscano vuole tanto fortemente imprimere ai suoi giocatori, a prescindere dalla veste tattica. L'undici rossoverde è parso ben messo e già sufficientemente coeso in campo, dedito al sacrificio e capace di soffrire; come testimoniato, d'altronde, dalle prodezze di Sala e dalle due traverse scheggiate dai giallorossi.

Altra considerazione: i giovani ruggiscono. Dopo le certezze Valjent e Palumbo, ecco emergere un'altra piacevole sorpresa come Tascone in un esordio assolutamente positivo con 63' di pregevole fattura. Non male per un classe '97 (quasi '98). Occhio, però, anche a Russini, Salvemini e D'Orsi: alcuni dei giovani che si sono messi particolarmente in mostra nel ritiro norcino e che possono rendere la cantera rossoverde una vera fucina di soddisfazioni e giocatori di categoria.

In ultimo, non può non sorgere spontanea la riflessione sull'incompletezza dell'organico: squadra che neanche per metà rappresenta l'undici titolare che sarà ai nastri di partenza del prossimo campionato e panchina (lunga!) composta quasi esclusivamente da Primavera. Semplicemente, ancora, una rosa inadeguata: ora, con quattro colpi (compreso Lo Porto) in pochi giorni e molti altri in arrivo, il mercato della Ternana sembra aver finalmente imboccato la strada giusta.

Ci sarà da attendere che i nuovi si integrino, fisicamente e tatticamente, al gruppo già compatto, ma con il campionato ad un mese c'è ancora tempo. A patto di operare in maniera impeccabile. Con una suggestione: la sfida di Crotone non è soltanto il primo, vero, test di categoria della nuova stagione, ma anche la chiave che può spalancare – in avvio di una Coppa Italia che, iniziata con i gol di Avenatti e Dugandzic, ha tutte le carte in regola per diventare memorabile – le porte di San Siro. O del Curi…