Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, rispetto alla passata stagione la Ternana prende la metà dei gol contro l’Ascoli. Ed è comunque un passo in avanti. Ma è una battuta, e forse non fa neanche troppo ridere.
La Ternana torna da Ascoli senza punti e con meno certezze di una settimana fa. Ora che si fa sul serio, potevamo pensare venissero meno quegli errori dovuti alla mancanza di concentrazione (perché altro non può essere) sui calci piazzati.
Qui non c’entra nulla la preparazione durante la settimana. Non c’entra niente il lavoro di Favaretto sulle situazioni da fermo. Ognuno dei marcatori dell’Ascoli di stasera aveva un marcatore: ma ha segnato lo stesso. Da calcio d’angolo. E questo però purtroppo succede da tanto tempo in casa rossoverde. Cambiano gli “interpreti” ma il risultato è sempre lo stesso. Oggi è toccato a Bogdan (che è arrivato a gennaio scorso è vero ma non ha sempre giocato titolare) e Di Tacchio, acquisto nuovo di zecca. Nulla. Non è servito a nulla mettere centimetri (e molti) in squadra. Non è servito il lavoro e la pressione durante la settimana.
La Ternana continua a prendere gol e questo è un problema. Perché se la squadra si esprime bene e risponde bene alle indicazioni nei primi minuti di partita poi basta poco per farla sprofondare invece nell’apatia, nella ricerca del lancio lungo, nelle iniziative individuali (che peraltro oggi ci sono state soltanto a sprazzi).
La Ternana di Ascoli ha dato la sensazione di essere potenzialmente una buona squadra con tanti interpreti di qualità nei vari ruoli, ma di non avere ancora mandato a memoria il proprio canovaccio. L’abbondanza di attaccanti importanti abbiamo visto oggi a cosa serve: se non gira uno ce n’è un altro. Ma non si può fare così per tutta la squadra, nonostante in 5 cambi della panchina.
L’Ascoli non ha messo sotto la Ternana: ha semplicemente sfruttato le occasioni. Iannarilli ha fatto poche parate, così come Leali (una strepitosa). E’ stata una partita alla pari, dove i dettagli hanno fatto la differenza.
Come succedeva anche lo scorso anno, nella seconda parte della stagione, quando la Ternana aveva assimilato la B.
Il passo successivo è la cura del dettaglio. Consapevole che non sempre poi si riesce. Ma conta l’attitudine, la consapevolezza, perseveranza. Con quelle alla lunga anche i dettagli diventeranno rossoverdi.
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