Finalmente la vittoria. Monumentalto e l’ansia degli ultimi minuti… Ora testa bassa e lavorare. È solo il primo passo

Finalmente la vittoria. Monumentalto e l’ansia degli ultimi minuti… Ora testa bassa e lavorare. È solo il primo passo

E alla fine arrivò la vittoria… non sia mai che con questa Ternana arrivi una partita normale… ma l’importante, ce l’eravamo sempre detto, era vincere. E i tre punti sono arrivati. Sono arrivati con una partita folle, ma forse meno pazza di come il risultato e la sequenza delle reti starebbero a testimoniare.

Intanto bisogna glorificare Montalto, per forza. Dopo che in più di una circostanza ci aveva fatto dannare per alcuni errori di precisione sottoporta, stavolta è stato un killer. Ha matato da solo la Pro Vercelli. Ha scritto la storia della Ternana, visto che nessuno era mai riuscito in un’impresa del genere in serie B. L’ultimo a segnare una tripletta con la maglia rossoverde era stato Riccardo Zampagna nel 2004 contro contro il Venezia (partita finita 5-2). Lui ha fatto ancora meglio, quattro tutti insieme. E se volete ha dato ragione anche a Pochesci che lo voleva in doppia cifra da un po’ viste le qualità e le occasioni avute finora. Ha dimostrato di averle davvero le doti del bomber a sangue freddo, ha incanalato tutta la rabbia sul gesto tecnico. E ha segnato in maniera completa: due di sinistro (uno da fuori area uno dentro), uno di destro e uno di testa. Chapeau. Record personale battuto, aricheapeau.

Poi bisogna fare i complimenti alla squadra. Non perché ha vinto e basta. Ma perché, sebbene abbia sofferto il cambio di sistema di gioco della Pro (dal 352 al 433) e sebbene abbia subito il ritorno nonostante un grande Plizzari non ha mai perso la testa. Mai. E forse questa è una delle migliori novità viste stasera. Sul 4-3 quando sugli spalti e in panchina si friggeva, in campo si è vista una lucidità straordinaria. Non si è visto quello che è successo contro il Perugia o il Pescara. Palla lontana dall’area vicino alla bandierina. Ore per uscire dal campo. Palleggio sterile fra attaccanti sulle fasce. In una parola: perdite di tempo. La squadra ha imparato dai propri errori e questo è fondamentale.

Come i gol di Montalto, come le parate di Plizzari, come i tre punti in classifica che se non fossero arrivati sarebbe stato un vero problema.

Vincere aiuta invece a superarli i problemi. E questo è quello che deve succedere ai rossoverdi. Perché di cose da metterre a posto ce ne sono, ma quello di oggi è stato un segnale importante. Bisogna però comunque analizzare la partita e capire ancora una volta se e dove sono stati commessi errori. Analizzare e capire dove ancora poter migliorare perché la strada è lunga, anche per il mercato. Non pensare che una vittoria metta a posto tutto.

Ma era fondamentale. Come sarà fare risultato anche la prossima contro l’Avellino, altro scontro diretto.

Mai abbassare la guardia, mai. Questa Ternana non può permetterselo, e anche questa partita lo dimostra. Deve essere sempre in tensione. Deve giocare sempre al massimo. Non può mai far calare l’attenzione. Ormai dopo un girone possiamo dirlo. Ma la Ternana è viva e non muore mai. Dimostriamolo ancora, anche ad Avellino. Intanto ringraziamo babbo Natale Montalto per le belle feste che ci ha fatto passare!