Gruppo, equilibrio, coesione e qualità: nessuno come la Ternana
A Piancastagnaio, 3900 anime e squadra in serie C rivelazione del girone B, in tanti si aspettavano lo sgambetto alla Ternana. Il 3-1 dei rossoverdi ha chiarito tante cose
Era la partita più equilibrata, classifica alla mano. 36 punti la Ternana 24 la Pianese per un totale di 60, il più alto della giornata, che ne testimoniava l’importanza. La rivelazione al cospetto di una delle favorite d’obbligo della vigilia. La neopromossa contro la nobile appena retrocessa. Rischi in quantità industriale per la Ternana che per giunta si presentava senza diversi elementi tanto da mettere in panchina meno giocatori di quanti il regolamento ne consente.
Un banco di prova importante per la squadra di Abate chiamata all’ennesima verifica. Il 3-1 con il quale è passata anche su un campo davvero difficile per avversario, dimensioni e terreno sintetico, ha cancellato ogni dubbio possibile. Quei dubbi che possono restarti nella testa dopo aver tanto sofferto nella stagione precedente con una salvezza in serie B sfuggita di mano nei novanta minuti finali dopo averne assaporato a lungo il gusto forte.
La Ternana però ha risposto come meglio non avrebbe potuto perché la partita l’ha avuta sempre in pugno anche senza dominarla, com’è difficile, dal primo all’ultimo minuto. Ha segnato dopo due minuti, ha raddoppiato prima della fine del primo tempo. Nella ripresa ha lasciato agli altri il possesso della palla ma non ha mai rischiato fino al gol, o meglio, al Jolly pescato da Mastropietro che ha segnato dall’angolo. A quel punto ha ripreso in mano il match e l’ha chiuso come fanno le grandi squadre.
Cosa ha aggiunto la vittoria in Toscana al curriculum dei rossoverdi? Tre punti e il primato in classifica grazie allo scivolone del Pescara. Ma soprattutto ha elevato il senso di autostima di un gruppo solido, coeso, compatto, capace di far fronte anche all’emergenza dettata da infortuni e squalifiche. Tanto plasmabile da consentire al tecnico di cambiare sistema di gioco, chiamando i suoi anche a compiti inediti come Donati esterno a sinistra, Curcio mezzala, Martella centrale difensivo e via dicendo.
In un campionato dove non mancano i colpi a sorpresa la Ternana però fa storia a se
Diciassette partite senza perdere sono il frutto di una crescita costante dei singoli e, di conseguenza, della squadra che da qualche tempo sta dimostrando di saper imporre il proprio gioco, l’interpretazione preferita anche alle partite più complicate, senza tirarsi indietro quando c’è da rimboccarsi le maniche e sporcarsi le mani. E’ la sintesi del grande lavoro svolto da Ignazio Abate che sembra essere entrato definitivamente nella testa di giocatori che lo seguono con entusiasmo e straordinari profitti.
La continuità del rendimento sta facendo la differenza in favore di una Ternana che ha pagato pegni importanti. La sconfitta iniziale con il Pescara (ma non c’era la Ternana vera), i due punti di penalizzazione e vissuto vicende traumatizzanti come il cambio di proprietà e di dirigenti sportivi che hanno avuto comunque, in fasi diverse, un ruolo positivo nella costruzione della squadra. Capozucca ha scelto Abate, Foresti è stato decisivo per l’arrivo di Cianci, Curcio e Cicerelli.
L’equilibrio sta diventando il segno distintivo di questa squadra che segna tanto e subisce poco
Migliore attacco d’Italia con 41 gol segnati, migliore difesa del girone (11 gol incassati) valgono la lunga serie positiva e l’aggancio al Pescara. Tra i due reparti che si valutano anche con i gol, c’è un centrocampo che Abate ha dovuto ridisegnare dopo l’infortunio di Damiani, il regista designato. Un lavoro certosino che ha cambiato gioco e abitudini a De Boer come a Curcio e agli altri. Fino a raggiungere quell’equilibrio che raramente fa trovare la squadra sbilanciata o impreparata alle offensive avversarie.
Le altre che frequentano la zona alta della classifica e quelle che ambiscono ad entrarci fin qui non sono riuscite a fare altrettanto. Sono soggette ad alti e bassi. A sconfitte inaspettate come a vittorie fragorose. Per questo la Ternana fin qui è stata la migliore del lotto. Così come i recenti scivoloni del Pescara che pareva inarrivabile, hanno lasciato spazio ad un’altra regolarista, l’Entella che segue, terza, a due punti dalle prime. E che domenica sarà al Liberati per l’ennesima prova/verifica della Ternana. L’ultima dell’andata.