Iannarilli vs Buffon. L’esordiente faccia a faccia con la leggenda. E’ una delle tante storie che affollano il nostro calcio. E’ una storia che viaggerà dentro i novanta minuti di Ternana-Parma.
Due personaggi tanto distanti che trovano più di un punto di contatto in questa stagione che per il Parma è quella del riscatto, per la Ternana della consacrazione. Da un lato c’è chi vorrebbe uscirne al più presto, dall’altro chi ha un chiodo fisso in testa: restarci.
Iannarilli e Buffon, dunque. Portieri che hanno storie agli antipodi. Il rossoverde in serie B c’è arrivato a 30 anni, meritandosela dopo una stagione da record. Per lui un traguardo, un obiettivo centrato. Buffon la serie B invece l’ha scelta dopo aver accumulato trionfi. Per la seconda volta. La prima per non lasciare la sua Juventus trascinata tra i cadetti per vicende legate a “calciopoli”, questa, la seconda, l’ha voluta. Per dimostrare di essere ancora un portiere che merita di giocare e non di stare in panchina. Una scelta di orgoglio e di cuore.
Iannarilli che la serie B se l’è guadagnata partendo dal basso, che la ribalta mediatica probabilmente non l’ha neppure immaginata, ha voluto tenersela per una identica scelta d’orgoglio e di cuore. La società pensava di mettergli vicino un portiere con maggiore esperienza tra i cadetti: lui non ha mollato e ha preferito restare per giocarsela. Poi le vicende del calcio mercato hanno cambiato le carte in tavola, ma “Ianna” non si è fatto destabilizzare da quello che gli stava succedendo intorno e si è ritrovato titolare oltre che per merito quasi per forza. Il “secondo” un giovane di prospettiva, è arrivato nelle ultime ore del mercato. Quando lui però aveva già dato dimostrazioni ampie e convincenti della propria stoffa anche nella categoria superiore.
Iannarilli è stato fin qui il rossoverde con più alto e costante rendimento. Una soddisfazione grande, l’orgoglio premiato ma anche l’invito ad andare avanti nella sfida per capire fin dove può arrivare, quanto può continuare a progredire. Lui dentro il carrarmato c’è entrato sin dal primo giorno di ritiro in attesa che tutti gli altri lo seguissero.
In Emilia la Leggenda ha fatto altrettanto. Sempre tra i migliori, un esempio in allenamento e in partita e la personalità per invitare gli altri a capire che non si vince soltanto perché sei il Parma.
Il rossoverde la stessa situazione l’ha vissuta una stagione fa perché in serie C la Ternana poteva essere il Parma di oggi in serie B.
Domani si ritroveranno faccia a faccia, anche se a cento metri uno dall’altro. Un’occasione in più per dimostrare di aver centrato le scelte fatte. Magari tutti e due sperano di non diventare protagonisti, di vincerla godendosela a distanza. Ma alla fine, quando probabilmente si scambieranno le maglie, quella della leggenda Buffon non peserà più di quella dell’esordiente Iannarilli. Con identica dignità sono i protagonisti di una bella storia che arricchisce questo campionato.
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