Il bel gioco paga e la Ternana fa sognare

Il bel gioco paga e la Ternana fa sognare

Comincia diventare difficile trovare aggettivi giusti per fotografare le imprese della Ternana. Quella di Bari, inutile nasconderlo, ha stupito tutti. Anche i più ottimisti. Perché è stata una prova di tale forza mista a bellezza che avrebbe meritato gli applausi di uno stadio bello pieno. Perciò passiamo oltre.

Piuttosto mi piace approfondire i temi emersi dalla conferenza stampa di Lucarelli con il quale non ho ancora quel rapporto che nasce da qualche bella chiacchierata sui temi del calcio su “come si vede il calcio”. Però il tecnico che ancora non è stato possibile vedere lavorare sul campo (causa covid come sopra) quando parla regala sempre qualcosa che merita approfondimento.

Ieri ad esempio si è sbilanciato per due calciatori. Vinci tre a uno in trasferta hai l’attacco più prolifico d’Italia, logico che in copertina finiscano quelli che hanno a che fare col gol. Invece lui (Lucarelli) ha speso parole per Kontek e Boben, i due difensori centrali. Piano piano i due stanno salendo di condizione e affiatamento: oggi mi sbilancio nel dire che sono i migliori della categoria, che farebbero benissimo anche in serie B. merito loro, ovviamente, ma merito anche di chi è andato a scovarli (Leone) visto che Kontek soprattutto, stante l’età, aveva mille estimatori. Eppoi merito al tecnico che ci ha lavorato sopra, che ha deciso di arretrare Kontek in difesa nonostante le buone prove proposte da mediano. Una scelta che fa capire quanto il tecnico ci tenga a giocare un buon calcio. L’azione avviata da due centrali difensivi con i piedi buoni è tutt’altra cosa. Insomma, nasce dal basso il concetto di “qualità” che a mio avviso oggi è quello dominante in una Ternana da dieci e lode.

La qualità in difesa per costruire gioco anche con due terzini che spingono, la qualità in mezzo con due centrocampisti che giocano in avanti dove trovano gente di gamba, gente dai piedi buoni, molto spesso ispirata.

Dopo undici giornate si può affermare quasi con certezza che la squadra ha assorbito il carattere del tecnico, la voglia di andare a far gol che aveva il Lucarelli calciatore, la sua determinazione, il suo non voler mollare mai.

Insomma fin qui tutto bene salvo qualche gol mancato per un pizzico di cattiveria che ancora manca sotto rete e salvo anche piccole distrazioni difensive che si possono concedere a chi alza la linea difensiva fino a centrocampo quando gioca a Bari, contro la squadra designata per il ruolo di protagonista assoluta.

Poi però Lucarelli, sicuramente strafelice per quello che stanno combinando i suoi, ha detto pure un’altra cosa: “Aiutateci a tenere i piedi per terra”. Perché sa che dopo un’impresa come quella di Bari ci potrebbe stare quel rilassamento, anche piccolo, inconsapevole, che rischierebbe di mandare tutto all’aria.

Sono situazioni e uomini completamente diversi ma non dimentico che dopo il 3-2 di Perugia la Ternana di qualche anno fa infilò sette sconfitte e retrocesse. Ripeto, scanso equivoci, oggi è tutt’altra storia, in campo e in società. Coesione e professionalità imperano. Però attenzione, guai abbassare la guardia perché quella col Teramo sarà partita ancor più complicata e vincerla garantirebbe alla Ternana un pass per tante giornate migliori da vivere lassù, in testa alla classifica con buon margine. E in tempi di covid stare davanti a tutti gli altri è sempre la cosa migliore. Per cui, stop alle celebrazioni per l’impresa di Bari e sotto col Teramo. Solo così potremo continuare a divertirci.